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L'origine dei cognomi lettera M
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A B C
D
EF GH I L M NO P QR S T UV Z
Ma Map Mas Me Mi Mo
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MOCA Originario della provincia dell'Aquila in Abruzzo, potrebbe derivare dal nome medioevale italiano Mocca di cui si hanno tracce in Umbria, nella provincia di Perugia.
MOCHI Specifico del centro Italia, si individuano almeno tre ceppi, uno fiorentino, uno ascolano ed uno laziale, potrebbe derivare dal nome medioevale italiano Mocca.
MODINI Molto raro, potrebbe essere originario dell'alto novarese, ma è pure possibile la presenza di un ceppo originario tra Pavia e Milano, può essere derivato dal nomen latino Modius.
MOGGIA Sembrerebbe di origine ligura, tra Genova e La Spezia, una possibile derivazione potrebbe essere dal nome greco Mogge, ma è pure possibile una connessione con toponimi o nomi di località, comunque la più probabile è la derivazione da un soprannome legato al vocabolo moggia (antica unità di misura per solidi) che potrebbe essere connesso al mestiere di commerciante di granaglie o affini.
MOGLIA Copre l'areale delle province di Pavia, Alessandria, Genova, Parma e Piacenza, potrebbe derivare da toponimi quali: Moglia (MN) e Moglio di Alassio (SV).
MOINE Abbastanza raro è tipico del cuneese, potrebbe derivare dal cognome francese Le Moine, che dovrebbe a sua volta discendere dal vocabolo celtico moina (torbiera) e dovrebbe indicare appunto il fatto di abitare nei pressi di una torbiera. Di questo cognome si hanno tracce in Francia fin dal 1400, nel 1500 a Parigi troviamo un Cardinal Le Moine.
MOIOLI Concentrato in Lombardia, specifico della bergamasca e del milanese, potrebbe essere derivato dal toponimo Moiola (CN), ma la lontananza dell'area di massima concentrazione non è favorevole a questa ipotesi.
MOIRAGHI Specifico del milanese, deriva dal toponimo Moirago (MI).
MOLASCHI Tipico della provincia di Milano e Cremona, potrebbe derivare da un soprannome legato al vocabolo milanese arcaico molasch (la parte molle della zucca).
MOLINARI
MOLINARO
Entrambi panitaliani, anche se Molinaro è più concentrato al sud, derivano dal vocabolo tardo latino molinarius (addetto al mulino), probabilmente come soprannome legato al mestiere di mugnaio.
MOLINETTI
MOLINETTO
Assolutamente rarissimo Molinetti, che potrebbe essere di origine ligure, praticamente unico Molinetto, dovrebbero derivare da un nome di località, come Molinetti (GE), Molinetti (BO), località nei pressi di Zola Predosa o Molinetto di Mazzano (BS), bisogna ricordare che la presenza di un piccolo mulino dava a molti luoghi la definizione di Molinetto.  Antonius Molinetti fu un illustre medico del 1600, titolare della cattedra di Anatomia all'Università di Padova.
MOLIN
MOLINI
MOLINO
Molin è veneto, Molini è abbastanza raro e sembrerebbe di origine umbro marchigiana, Molino parrebbe avere più ceppi disposti a macchia di leopardo, di questi uno importante è in Piemonte ed uno nella Sicilia orientale, dovrebbero tutti derivare dall'identificativo di località molino, cioè dal fatto che la famiglia risiedesse nelle vicinanze di un mulino. 
integrazioni fornite da Ugo Molini (http://communities.msn.it/FamigliadelMolinoDaMolinMolinMolini/join?iid=3128132)
Il cognome,nelle forme di Dal Molin,Da Molin,Molin,Molini,Molino,appartiene ad una nota e diffusa Famiglia Nobile Veneziana (si conoscono i rami antichi del  Molin Rosso e del Molin d'oro) le cui ramificazioni,nel passato,erano presenti anche in altre parti del Veneto o del Friuli (Rive del Brenta,Valli di pesca del litorale del Nord, Padovano, Rodigiano, Trevigiano, Vicentino, Latisana, Fraforeano, S.Vito  al Tagliamento), della Lombardia e in altre zone d’Italia. A S.Fantino,in Venezia,il palazzo Molin che qui si scorge e che ha replicatamente scolpito sulla facciata lo stemma della famiglia a cui apparteneva,di stile archiacuto,venne fondato da Marco e Girolamo fu Polo Molin nel 1468.  Gli scrittori dividono la famiglia Molin,e parte ne fanno venire da Mantova,e parte da Tolemaide (partecipò in detto ultimo luogo alle Crociate).La poca diversità dell'arma dimostra però che,sebbene da diverse regioni venuta,è una medesima casata.
I Molin si trovarono a Venezia prima dell'887,ebbero tribuni,e rimasero del Consiglio nel 1297 (maggior serrata). Alcuni dicono che nel 905 fecero edificare a Venezia la Chiesa di S.Agnese e nel 1138 il Monastero di S.Daniele. Un Luigi Molin, eletto procuratore di S.Marco nel 1516, essendogli stato ucciso un figlio da Marco Michieli, non inveì per nulla contro l'uccisore, ma con grandezza d'animo ordinò a Marco, altro suo figlio, di perdonargli, e procurarne la libertà.  Un Francesco Molin, dopo illustri militari intraprese, salì al principato nel 1646. Sotto di lui - 99° doge - si svolse la terribile guerra di Candia, nella quale Filippo Molin operò prodigi di valore contro i Turchi sulle mura di Rettimo, e ferito al ginocchio da un dardo avvelenato, seppe (se almeno si vuol credere ai cronisti) strapparselo fuori coi denti per iscrivere con esso l'estreme linee di fede al Senato. Altri uomini distinti per il loro valore contro i Turchi illustrarono questa famiglia, da cui diverse strade di Venezia presero il nome.
Secondo i Codici Nobiliari del Museo Correr di Venezia di Ricciotti Bratti i Molin facevano parte anche delle famiglie cittadinesche originarie di Venezia. In particolare il cognome Molin comparve frequentemente, per citare soltanto alcune zone, oltrechè a Venezia, a Burano, a Murano, a Padova, a Piove di Sacco, a Rovigo, a S.Nazario di Vicenza, a Enego di Vicenza, a Treviso, a Conegliano, a Pieve di Soligo, a Vidor, a Zoldo, a Pieve di Cadore e in altre zone ancora. Quello di Molini compare, nel  1600, 1700,1800  e nel 1900, in Emilia Romagna, nelle Marche e in Umbria. Tale cognome, nella forma di Del Molino, Molina, era presente anche nella Valchiavenna e nel Comasco, come indica l'atto del 1256 conservato presso la Biblioteca Comunale di Como: "...Item dedit solidos XXVIII novorum Anrico nato et Raxxano de Fopa et Ziriolo becc....... et Guifredo filio Otonis de Molino pro feudo dierum XII suprascripte custodie...".
MOLLASCHI Rarissimo è concentrato nel sudmilano, dovrebbe essere una variante del cognome Molaschi (forse un errore di trascrizione).
MOLLICA Distribuito a macchia di leopardo in tutto il sud Italia, potrebbe avere più ceppi, dei quali uno importante si trova tra la Sicilia orientale e la provincia di Reggio Calabria ed uno tra l'avellinese il potentino ed il foggiano. La derivazione del cognome è dubbia, anche se si può ipotizzare che derivi da un soprannome che discenda dal vocabolo latino molicula (piccola quantità) inteso o come corporatura minuta o come pochezza intellettuale.
MOLTENI Specifico della Lombardia settentrionale, varesotto, comasco, lecchese e milanese, deriva dal toponimo Molteno (CO). Esiste traccia di questo cognome dai tempi antichi, nel 1409 troviamo fra i membri del consiglio generale di Milano un Giorgio Molteno e la sua famiglia (quella dei Molteni) era già da tempo annoverata tra le famiglie patrizie.
MOMBELLI Tipicamente lombardo è specifico delle province di Milano, Cremona e Brescia, deriva da toponimi come: Laveno Mombello (VA), Mombello (MI) ecc.
MONACHESI Tipico della provincia di Macerata nelle Marche, dovrebbe derivare dal toponimo Montemonaco nel Piceno.
MONACHINI Abbastanza raro, sembrerebbe di origine bolognese.
MONACI Ha due nuclei, uno nel senese e grossetano ed uno nel bergamasco, deriva da un soprannome legato al fatto di essere originariamente vicini ad un monastero o alle sue dipendenze.   Verso la metà del 1600 troviamo in Cadore un Bartolomio Monaci Chirurgo in Forni di Sotto (UD).
MONACO Assolutamente panitaliano, anche se molto più diffuso al centro sud, deriva da un soprannome legato al fatto di essere originariamente vicini ad un monastero o alle sue dipendenze.
MONDINI
MONDONI
Mondini sembrerebbe originario del bresciano e mantovano, Mondoni del bresciano e cremasco, potrebbero derivare da toponimi come Morimondo (MI), ma è più probabile che derivino dall'aferesi di nomi italo germanici medioevali, come Raimondo, Edmondo, Sigismondo, Gismondo ecc.
MONES Molto raro, parrebbe essere specifico della zona tra Novara e Milano.
MONETA Non molto comune, sembra avere due ceppi, uno nel milanese ed uno in provincia di Roma, un'ipotesi sull'origine del cognome, potrebbe essere un soprannome legato alla vicinanza con un tempio dedicato a Giunone Moneta. Tracce molto antiche riportano di un teologo Moneta, nato a Cremona verso la fine del 1100 e morto a Bologna nel 1240 dove aveva insegnato filosofia presso la locale università, fu discepolo di San Domenico. I Moneta-Caglio, famiglia guelfa, Arimanni Longobardi, furono dei Monetari o zecchieri di Milano, GALVANO fiamma, storico milanese, narra che uno dei Monetari partecipo' alla prima crociata e che Oldrado Moneta, fu Console delle Milizie milanesi alla battaglia di Legnano.
MONFREDA
MONFREDINI
Monfreda parrebbe avere due ceppi, uno nel casertano ed uno nel barese, Monfredini dovrebbe avere più ceppi, sulla linea Milano, Cremona, Modena e nel Trentino meridionale. Dovrebbero derivare dal nome italo germanico medioevale Manfredo o Monfredo.
MONGHI Unico, è presente solo a Melegnano.
MONGILLO Specifico dell'areale compreso tra Caserta e Benevento, dovrebbe derivare dal nome spagnolo Mongio di cui troviamo tracce in un libro di Avicenna del 1550: "Auicennae arabum medicorum principis / ex Gerardi Gremonensis versione & Andreae Alpagi Belunensis castigatione ; a Ioanne Costeo & Ioanne Paulo Mongio annotationibus iampridem... nunc vero ab eodem Costaeo recognitus & nonis alicubi obseruationibus adauctus... ; uita ipsius Auicennae ex Sorsano... à Nicolao Massa latine scripta... ; additis nuper etiam librorum Canonis oeconomiis necnon Tabulis isagogicis in uniuersam medicinam ex arte, humain, idest Ioannitii Arabis per Fabium Paulinum... "
MONICO Presenta due ceppi, uno nel trevigiano ed uno nel sudmilanese e lodigiano, deriva da un soprannome legato al vocabolo monaco, distorto probabilmente dal dialetto, connesso o alla vicinanza ad un monastero, o al comportamento o al carattere del capostipite.
MONTA' Cognome molto raro di probabile origine nel cuneese, deriva dal toponimo omonimo Montà (CN).
MONTAGNA
MONTANARI
MONTANARO
MONTANI
MONTANINI
MONTE
MONTI
MONTICELLI
Montagna è assolutamente panitaliano, Montanari è settentrionale, con grossa prevalenza in Emilia, Montanaro è più specificatamente meridionale, con prevalenza nelle Puglie, Montani sembrerebbe avere due ceppi, uno in Lombardia ed uno tra Umbria e Lazio, Montanini è emiliano, Monte si trova a macchia di leopardo in tutt'Italia, ha ceppi nel palermitano, nel Salento e nel barese, nel Casertano e nel foggiano, Monti è diffuso in tutt'Italia, con grossa prevalenza in Lombardia, Emilia, Piemonte e Toscana appenninica, ma presenta anche ceppi nel Lazio ed in Campania, Monticelli si trova un pò ovunque e non si individuano ceppi particolari.  Tutti questi cognomi derivano da soprannomi legati o ad una provenienza montanara o discesi da toponimi contenenti la radice Mont.., come ce ne sono moltissimi in Italia.
MONTAGNANA Abbastanza raro, dovrebbe essere originario della zona tra Padova e Vicenza, deriva dal toponimo Montagnana (PD).
MONTAGNANI Abbastanza raro, si individuano tre ceppi, uno nel padovano (probabilmente con origine simile a quella di Montagnana), uno nell'aretino che dovrebbe derivare dal toponimo Alberoro Montagnano (AR) ed uno nel modenese che dovrebbe derivare dal toponimo Montagnana (MO).
MONTEBELLO Molto raro, parrebbe originario della fascia costiera degli Abruzzi, deriva dal toponimo Montebello di Bertona (PE) o Montebello sul Sangro (CH).
MONCALVO Si può considerare specifico della zona dell'astigiano ed alessandrino, deriva dal toponimo Moncalvo (AT).
MONTECALVO Sembra essere originario del foggiano, ma con ceppi nell'avellinese, questo ceppo deriva dal toponimo Montecalvo Irpino (AV), mentre quello foggiano discende dal nome del Monte Calvo, una delle cime più alte del Gargano.
MONTEFAMEGLIO Rarissimo forse di origini piemontesi, potrebbe tradire origine contadine.
MONTELEONE Sembra presentare più ceppi, nella Calabria meridionale, nel tarantino, nel napoletano e salernitano ed in Sicilia, dovrebbe derivare dai molti toponimi o nomi di località con quel nome, come ad esempio: Monteleone di Puglia e Monteleone di Calabria  (VV) che fu uno dei due capoluoghi della Calabria nel 1800 celebre anche per il suo castello.
MONTEMAGGIORE Estremamente raro, si può ipotizzare un'origine palermitana e deriverebbe dal toponimo Montemaggiore Belsito (PA).
MONTESANO Tipico della Basilicata e del salernitano, ha probabilmente anche un ceppo nel napoletano, deriva da un termine dialettale indicante la provenienza montanara, in alcuni casi può derivare da toponimi quali Montesano Salentino (LE) o Montesano sulla Marcellana (SA). Già nel 1400 portavano questo nome alcuni abitanti del feudo salernitano di Montesano già di proprietà della famiglia d'Aragonae, quindi dei Sanseverino e dei Caracciolo; troviamo tracce di questo cognome in Basilicata, a Venosa (PZ) nella seconda metà del 1700 con l'agrimensore Vito Montesano, che redige uno stato dei beni della locale cattedrale.
MONTIBELLO Rarissimo, non è possibile individuare un ceppo originario
MONTICO Molto raro, tipico della provincia di Pordenone, potrebbe derivare dal nome del fiume Monticano.
MONTINI Tipicamente lombardo, potrebbe avere piccoli nuclei in tutta l'Italia centro settentrionale, come gli altri cognomi con radice Mont.. è connesso con una provenienza da regioni montane.
MORABITO
MURABITO
Specifico della zona dello stretto, tra la provincia di Reggio Calabria e quella di Messina Morabito, mentre Murabito è più tipicamente del catanese, entrambi questi cognomi derivano dal vocabolo arabo murabit (colui che predica l'Islam nella via) con il significato di santone, dall'arabo questo vocabolo si è inserito nel dialetto siciliano dando origine al termine murabitu (morigerato).
MORANDI
MORANDO
MORANDOTTI
Morandi occupa la fascia che dalla Lombardia, tramite l'Emilia, arriva nell'alta Toscana, Morando sembra essere liguropiemontese, con possibili ceppi nel Veneto ed uno probabile nel ragusano, Morandotti è specifico del milanese e del pavese.  Questi cognomi derivano dal nome medioevale italiano Morando, come cognome già presente con un Paolo Morando, pittore, nella seconda metà del 1400.  Morandi, in Emilia, può anche derivare dal toponimo Grizzana Morandi (MO).
MORASCA Molto raro, potrebbe derivare dal toponimo Morasco (AL) in Val Formazza o da Morasco (GE)
MORATTI Abbastanza raro, è presente nel nord Italia, con un ceppo originario nel bresciano ed uno nell'udinese, potrebbe essercene uno anche in provincia di Reggio Emilia.  Dovrebbe derivare dal nome medioevale italiano Morus o da Moratus, come pure da un soprannome legato al colore dei capelli o della carnagione.
MORELLI Assolutamente panitaliano, deriva dal nome medioevale italiano Morellus, ma in alcuni casi può derivare da toponimi come: Ceppo Morelli (VB), Dodici Morelli (FE), Poggio Morello (TE), San Morello (CS) o Sasso Morelli (BO).
MORESCHI Un importante nucleo nel bresciano ed un piccolo ceppo probabile nel maceratino, può derivare dal nome medioevale italiano Morus, ma, in alcuni casi può intendere una discendenza o una connessione con i Saraceni. Si trovano tracce di un Girolamo Moreschi, Presidente del Supremo Consiglio di Piacenza,che con atto del notaio Gabriele Cattanei del 6 marzo 1610, lasciò suo erede universale l' Ospedale di Piacenza.
MORETTI
MORETTINI
Moretti è molto diffuso in tutta l'Italia peninsulare, Morettini sembra essere della fascia centrale delle Marche e dell'Umbria, dovrebbero derivare dal nome medioevale italiano Morus.  A Erbusco (BS) si trova intorno al 1400 un: "...quondam Comini dictus Moreto de Herbusco...".
MORGANTI Diffuso nell'Italia centrale, presenta un ceppo anche nell'area compresa tra le province di Varese, Como e Milano, dovrebbe derivare dal nome medioevale italiano Morgante, reso poi famoso dall'Orlando Furioso.
MORGNONI Praticamente unico è presente solo a Melegnano e nel cremonese.
MORI
MORO
Mori è specifico dell'Italia centro settentrionale, Moro è diffuso in tutt'Italia, derivano dal nome medioevale italiano Morus
MORISCO Sembra essere originario del barese, può sia derivare dal nome medioevale italiano Morus, sia dal discendere da Moriscos spagnoli (i mori di Spagna).
MORISI Tipico della zona tra Modena e Bologna,
MORMANDI Estremamente raro, potrebbe essere originario dell'alto cosentino, dovrebbe derivare dal toponimo Mormanno (CS).
MORONI
MORRONE
Moroni è diffuso in tutto il centro nord, Morrone è decisamente meridionale, distribuito sulla costiera campana, nel cosentino e nel Salento, questi cognomi derivano da caratteristiche fisiche, colore dei capelli o della carnagione, ma anche, per Morrone, da toponimi quali Castel Morrone (CE), Morrone del Sannio (CB)  e Morroni (AV), mentre per Moroni, da toponimi come: Pieve Porto Morone (PV) e  Pratomorone (AT), a conferma della derivazione da un nome di località citiamo ad esempio, da un atto steso in Pavia nel 1207:"...et specialiter in podere suo Plebis Portus Moroni quod ipsum monasterium emerat..." . Francesco Morrone fu un famoso pittore della seconda metà del 1400
MOROSINI Un ceppo nella zona che comprende le province di Lodi, Milano e Bergamo, potrebbe avere ceppi lungo l'asse che da Rimini conduce a Roma ed uno a Venezia, a Venezia le tracce di questo cognome risalgono al 992 quando il monaco benedettino  Giovanni Morosini, tornato da Cussano dove aveva conosciuta e professata la “Regola” di San Benedetto, fondò il monastero di San Giorgio sull'isola Memmia nella laguna veneta.
MORSINI Rarissimo, sembra specifico del milanese e lodigiano, parrebbe derivare dal nome tardo medioevale Morsino, un Morsino Boccalini, mercante nel 1400 era un lontano parente dei Medici.
MORSTABILINI Specifico della zona bergamasco bresciana. Mons. Luigi Morstabilini fu Vescovo di Brescia.
MORTONI Assolutamente rarissimo, probabilmente della bassa mantovana, dovrebbe derivare dal nome di una località Mortone, situata in una zona di stagnazione del fiume Mincio. Personaggio famoso fu agli inizi del 1500 il Cardinale Giovanni Mortoni.
MOSCA Assolutamente panitaliano, dovrebbe derivare da soprannomi.
MOSCHETTO Decisamente raro, dovrebbe essere originario della provincia di Catania, potrebbe derivare dal toponimo Moschetta di Locri (RC).
MOSCHIN Abbastanza raro dovrebbe essere di origini padovane, potrebbe derivare dal nome del Colle Moschin, che ha dato il nome al famoso reggimento di truppe speciali dell'esercito italiano, ma può anche derivare dal nome medioevale italiano Moschino. Si ricorda un Simone Moschino architetto della fine del 1500, mentre in un atto degli inizi del 1500 si parla di un Moschino Interiortolis.
MOSTACCHI Molto raro di probabili origini della provincia di Sondrio, può far riferimento a baffi particolari mostacchi (baffoni), come venivano chiamati dal francese nel 1700.
MOSTO Estremamente raro sembra essere tipico del genovese.  Tracce storiche di questa casata si hanno già dai primi anni nel XIV° secolo con il famoso capitano di mare Cà da Mosto, nei primi anni del 1500 a Venezia troviamo un Piero A' Mosto capitano di mare, a Bergamo, nel 1600, c'è un podestà Alvise da Mosto.
MOTTA Un nucleo importante al nord e soprattutto in Lombardia, ed uno al sud con massima concentrazione in Calabria e Sicilia, derivano da vari toponimi legati al vocabolo arcaico motta (monticello di terra o di detriti), quali: Motta Baluffi (CR), Motta Deconti (VC), Motta San Damiano (PV), Motta Visconti (MI), Motta Camastra (ME), Motta d'Affermo (ME), Motta S. Anastasia (CT), Motta S. Giovanni (RC), Motta S. Lucia (CZ) ecc.
MOTTIN
MOTTINI
Cognomi abbastanza rari Mottini è tipico lombardo, più propriamente del nordmilanese, con un ceppo probabilmente originario nel sondriese, Mottin sembrerebbe avere due ceppi, uno nella Lombardia nordoccidentale ed uno nel vicentino, dovrebbero derivare da nomi di località legati al vocabolo arcaico motta (monticello di terra o di detriti). Troviamo tracce già dalla fine del 1500 con il prevosto di origine varesina Francesco Mottini che divenne poi Vescovo, con un Matteo Mottini fu Pietro della Foppa decano del comune a Fusine (SO) nei primi anni del 1700, erede di Antonio Mottini della Foppa fu Maffeo quest'ultimo pure decano del comune nel 1600.
MOTTON Estremamente raro potrebbe essere di origini veronesi o vicentine, dovrebbe derivare da Motton, nome di una località del vicentino.
MURA Di origini sarde, questo cognome deriva da un soprannome legato al vocabolo dialettale sardo mura (mora di rovo o di gelso).
MURATORI Originario dell'Emilia e Romagna, deriva da un soprannome legato al mestiere di muratore.
MURGIA Tipico sardo, probabilmente deriva da un soprannome originato dal vocabolo dialettale murgia (salamoia).
MURIGLIO Molto raro, dovrebbe essere originario della zona di Cerignola nel foggiano, potrebbe derivare o da un soprannome dialettale o dal nome Franco Germanico Muriel.
MURRONI Originario del cagliaritano, questo cognome abbastanza raro deriva da un soprannome che discende dal vocabolo dialettale sardo murro (grigiastro).
MUSAZZI Specifico del nordmilanese, dovrebbe derivare da un soprannome originato da una caratteristica fisica, si trovano tracce di questo cognome, già nel 1300 in Valtellina con un certo Francesco Musazi proprietario terriero di Bormio.
MUSSI Concentrato in Lombardia ed in Emilia, deriva dal cognomen latino Mutius o dal nomen Mucius.
MUSSIDA Specifico della provincia di Lodi al confine con il piacentino, dovrebbe derivare da un soprannome di origine dialettale stante ad indicare o una caratteristica del labbro o un aspetto particolarmente imbronciato del capostipite.
MUSTO Tipico della Campania, è difficile individuare l'origine di questo cognome, l'ipotesi della derivazione dal nome arabo Mushtaaq è improbabile anche se non impossibile.
MUSUMECI Tipico della Sicilia sud orientale, potrebbe derivare dal toponimo Mussomeli (CL) modificato dal dialetto, ma è più probabile una derivazione dall'arabo Mussum (mussulmano) o Mussamil (assorto, estatico).
MUTI Presente in tutta l'Italia centrale, con un ceppo all'isola d'Elba e nel livornese, uno nel napoletano ed uno nel barese, deriva da soprannomi legati o all'essere muto o a caratteristiche del comportamento del capostipite.
MUTTI Diffuso in tutta la Lombardia, pavese e piacentino, deriva dal cognomen latino Muttius, di cui si hanno tracce in un'antica iscrizione: "T(itus) Muttius P(ubli) f(ilius) Celer IIIIv(ir) q(uinquennalis) theatrum emundum gradus faciendos cur(avit) senatique consultum fecit utei pecunia a populo pageis retribueret".  Nel 1500 troviamo nel bresciano già la cognomizzazione di questo nome, vi imperversava infatti il bandito Paolo Mutti di Gardone.
MUZIO
MUZZI
Muzio ha un grosso nucleo nella Lombardia occidentale nella Liguria orientale ed in Piemonte, con ceppi anche nel napoletano e nel Molise, Muzzi è tipico dell'area che dal bolognese, tramite il fiorentino, il senese, l'Umbria ed il Lazio arriva a Roma, con ceppi anche nel genovese e nel catanzarese, derivano entrambi dal cognomen latino Mutius, anche se per Muzzi si può anche ipotizzare una derivazione dall'aferesi di diminutivi dialettali di nomi come  Giacomo, Guglielmo o Cosimo.
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