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La cronologia |
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1886 1894
E’ prevosto a Melegnano don Enrico Orsenigo, che sarà uno dei fondatori della “Casa della Provvidenza”: talvolta nei documenti è anche chiamata con “Casa della Divina Provvidenza”, oggi Casa di Riposo. II prevosto don Enrico Orsenigo riceve la collaborazione di Giacomo Frassi e di Clateo Castellini. |
1893, 5 gennaio
Testamento dell’ingegnere Giacomo Frassi: alla morte della sorella Angela (usufruttuaria in vita) lo stabile detto “Albergo della Madonna” in Melegnano, allora di un valore capitale di lire 25.000 circa e di un reddito netto di circa lire 1100 annue, deve servire ad attuare un “ricovero per i vecchi del paese " |
1894, 21 maggio
Inaugurazione con il nome “Casa della Divina Provvidenza”. Sono accolte tre donne anziane. Si forma un corteo di melegnanesi che, sopra due carri preceduti dalla Banda musicale, girano per tutta Melegnano a raccogliere indumenti, oggetti di cucina, mobili, viveri, per le prime necessità. |
1894...
Nel periodo di fondazione della Casa della Provvidenza, e nei primi anni della sua attività, in Melegnano sono attive queste realtà sociali: Circolo San Maurizio “Pro Fide et Patria” (cultura e politica) Comitato di assistenza pubblica (beneficenza) Lega cattolica del lavoro (sindacalismo) Società di mutuo soccorso “S. Eurosia” (beneficenza) Società operaia di mutuo soccorso (beneficenza) Lega dei padri di famiglia (religione e cultura) Lega delle madri cristiane (religione e cultura) Ufficio cattolico del lavoro (sindacalismo) Comitato elettorale cattolico (politica e amministrazione) Unione popolare (politica e cultura politica) Unione per gli interessi melegnanesi (economia) Unione di Mutuo Soccorso fra le associazioni religiose maschili (beneficenza) |
1894, 31 dicembre
Numero dei ricoverati 12. |
1901, 10 luglio
Il numero dei ricoverati e di 26 (13 maschi e 13 femmine) |
1906, 3 marzo
Eseguita dall’ingegnere Gerolamo Maggioni una “descrizione e stima del caseggiato denominato del Castellazzo, sito in via Cavour, 23 in Melegnano” di proprietà di Clateo Castellini. La stima eseguita, tenuto conto dello stato immobiliare ed essendo la via Cavour “assai larga e ricercata” e la distribuzione dei locali “ventilata’ attribuisce un valore complessivo di lire 23.818,48. |
1907, 5 novembre
Clateo Castellini dona lo stabile e tutta la proprietà “Il Castellazzo” perché il ricovero dei vecchi possa essere riconosciuto come Ente Morale. Il ricovero dei vecchi è ancora denominato “Casa della Provvidenza”. |
1910, 17 marzo
E’ verificato il testamento della defunta Angela Frassi, sorella dell’ingegnere Giacomo Frassi, dall’esecutore testamentario Pellegrino Origoni. Angela Frassi lascia alla Casa della Provvidenza le case in Melegnano site in piazza Garibaldi e in Via Senna. Tale lascito era subordinato alla costituzione in Ente Morale della Casa della Provvidenza. |
1911
Quando si tratta di erigere la Casa della Provvidenza in Ente Morale, il Consiglio comunale chiamato ad approvare lo Statuto di fondazione, non si dimostra benevolo. Gli interventi contrari ed avversi sono del dottor Cesare Dezza, del cavaliere Donato Rusconi e di altri. L’approvazione, tuttavia, passa per l’energica azione dell’ingegnere Chionetti, di Pellegrino Origoni, di don Giovanni Sala, di Luigi Marchesi e del sindaco avvocato Domenico Codeleoncini. |
1911, 25 maggio
Il ricovero vecchi è eretto in Ente Morale. Il Consiglio è formato così: Clateo Castellini presidente; prevosto don Fortunato Casero direttore; cav. Donato Rusconi consigliere; Pellegrino Origoni segretario. |
1911, 21 settembre
Gli amministratori della Congregazione della Carità, che avevano ricevuto la responsabilità amministrativa, si incontrano con il Consiglio direttivo della Casa della Provvidenza per eseguire la consegna dei documenti riguardanti i due Frassi, compresi i fascicoli riguardanti “Albergo della Madonna con giardino e casa dello Zaina”. |
1911, 1° novembre
Assunzione del primo inserviente portinaio e factotum, nella persona di Giovanni Bonacina, al quale si dà alloggio, vitto e vestiti e un salario di lire 10 al mese. |
1912, 2 marzo
E’ firmato l’atto-strumento notarile di donazione degli immobili di proprietà di Clateo Castellini, al Ricovero per i Vecchi (prevale questa denominazione). Il notaio è Ponzani di Milano. |
1932, 24 ottobre
Il Comune promette un contributo di lire 20.000 per l’erezione e l’arredamento del costruendo Padiglione Cronici. Il contributo non è stato mai versato. |
1934, 15 febbraio
Stesura dello Statuto riveduto e aggiornato da parte di Clateo Castellini, presidente; Angelo Romanoni e mons. Fortunato Casero, consiglieri; ragionier Giuseppe Marchesi, segretario. |
1934, 31 marzo
Commemorazione di Pellegrino Origoni, morto il 20 gennaio 1934, primo segretario della Casa della Provvidenza. |
1935, 30 agosto
Approvazione del nuovo Statuto organico da parte del re Vittorio Emanuele III e controfirmato dal capo del governo Benito Mussolini. |
1935
Periodo di presidenza di Nicostrato Castellini. |
1938
Costruzione di un Padiglione Cronici. |
1946, 27 novembre
Ospiti ricoverati: 65 cronici; 45 vecchi di Melegnano; 50 dei dintorni di Melegnano. Retta giornaliera: cronici lire 38, vecchi lire 50 |
1952, 1° dicembre
Costruzione di una stalla. |
1959
Inizia la costruzione di un Pensionato, con l’acquisto e l’incorporazione della proprietà Carimati. |
1959, 14 febbraio
Contratto di affitto nuovo agli inquilini che prendono locazione nella nuova casa di tipo popolare di proprietà della Casa di Riposo in Via Nino Bixio in Melegnano. Il palazzo, che la popolazione chiamerà “Grattacielo della Posta” ha un costo di lire 110 milioni. Sono 35 appartamenti per nuclei familiari e 5 negozi. Sono in corso trattative per i locali dell’Ufficio Postale nuovo e per altri due negozi. |
1965, 12 aprile
Approvazione del progetto definitivo da parte delle autorità competenti (Giunta Provinciale Amministrativa) della nuova Casa di Riposo e conseguente richiesta di fideiussione alla stessa Amministrazione Provinciale di Milano. |
1966, 17 marzo
Dimissioni, dopo oltre 30 anni di servizio, del dottore Vincenzo Benini. Conferimento dell’incarico al dottor Angelo Bozzini. |
1966, 27 giugno
Approvazione da parte del Consiglio Provinciale Amministrativo del progetto esecutivo della nuova Casa di Riposo e del capitolato speciale regolante la costruzione. |
1966, 10 dicembre
Muore don Arturo Giovenzana prevosto di Melegnano e vicepresidente della Casa dì Riposo dal 1938. Ha dedicato quotidiana presenza alle necessità della Casa di Riposo applicando ad una vita pastorale intensa, metodo e fatica, incarnando nelle profonde coscienze della storia melegnanese una fede cristiana esemplare. |
1967, 12 aprile
Decreto del presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, controfirmato dal ministro dell’Interno, Taviani. Il Ricovero Vecchi, con sede a Melegnano, assume la denominazione di “Casa di Riposo di Melegnano”. E’ approvato lo Statuto Organico della predetta istituzione, composta da 24 articoli. |
1967, 18 maggio
Delibera di alienazione dello stabile detto “Albergo Madonna”, valutato lire 90 milioni, per destinare il ricavato alla costruzione di nuovi alloggi per le suore e per un cappellano. |
1967, 20 luglio
Insediamento del consigliere anziano e vicepresidente don Alfredo Francescutto, nuovo prevosto di Melegnano, secondo il comma 2 dell’articolo 13 dello Statuto. A lui è demandata la sorveglianza disciplinare degli ospiti e del personale, nonché la vigilanza sulla gestione e sostituzione del presidente nelle eventuali sue assenze e nelle decisioni di ordinaria amministrazione. |
1967, 28 novembre
Istituzione dell’Ufficio di Ragioneria, con la nomina del ragioniere Gabriele Maraschi. |
1967, 28 novembre
Istituzione dell’ufficio Tecnico. E’ nominato il geometra Mario Garolfi. |
1968, 15 febbraio
Nomina di un sanitario per la consulenza igienico-sanitaria e strutturale della nuova Casa di Riposo. E’ nominato il dott. Prof. Giorgio Botturi. |
1968, 5 settembre
Sistemazione di un appartamento per abitazione del cappellano. |
1968, 27 ottobre
Inaugurazione della nuova Casa di Riposo per 370 posti. |
1969, 17 gennaio
Approvazione della convenzione con la Curia arcivescovile di Milano per la nomina di un cappellano per la nuova Casa di Riposo. |
1969, 13 marzo
Delibera per il nuovo “Regolamento Organico” interno. Il numero degli inservienti dipendenti lavoratori è elevato da 64 a 69 unità. |
1970, 10 marzo
Istituzione di una Commissione Interna tra i dipendenti. |
1970, 17 marzo
Ridimensionamento della Convenzione con la Casa madre delle Suore della Carità, dette di Maria Bambina. Le suore hanno il compito di: assistenza agli ospiti, assistenza e sorveglianza del personale femminile, far osservare il regolamento della Casa, vigilanza per il rispetto dei principi morali, la disciplina e l’ordine, richiamare e correggere il personale di servizio, coadiuvare il cappellano nella liturgia e informare il cappellano del pericolo di morte degli ospiti, non prestare cure non convenienti al loro stato e non conformi alla morale cattolica. |
1970, 8 aprile
Approvazione delle migliorie richieste dai dipendenti, sia nella parte economica, sia nella parte normativa. |
1970, 1° luglio
Personale della pianta organica: 1 segretario, 1 ragioniere vice segretario, 1 economo, 1 applicato, 1 stenodattilografa, 1 muratore, 1 idraulico elettricista, 2 fuochisti, 1 cuoco, 1 cappellano, 6 infermieri/e generici, 1 aiuto cuoco, 1 lavandaio, 1 addetto azienda agricola, 1 portiere, 2 centralinisti, 66 inservienti generici, 1 uomo di fatica. |
1970, 10 settembre
Cessione dell’attività del segretario ragioniere Giovanni Battista Marchesi, segretario, dopo 33 anni e 9 mesi di servizio. E’ nominato segretario il ragioniere Gabriele Maraschi. |
1971, 10 febbraio
Insediamento del nuovo consigliere Rosolino Segalini, come rappresentante del Comune, in sostituzione di Adamo Pisati, decaduto a norma di legge. |
1971, 30 luglio
Muore il melegnanese Vitaliano Marchini, scultore insigne all’Accademia di Brera in Milano. Lascia un legato di lire 100.000. |
1972, 1° gennaio
La diaria per gli ospiti è così fissata: per persone non autosufficienti, lire 3.300; per persone autosufficienti, lire 2.200. |
1973, 29 ottobre
Muore all’età di ottantatré anni Vincenzo Benini medico melegnanese dal 1926 al 1960. Ha prestato servizio sanitario gratuito presso il Ricovero dei Vecchi dal 1930 al 1940 con assiduità encomiabile, rendendosi reperibile ad ogni richiesta. Dal 1940 al 1966 essendosi quintuplicato il numero degli ospiti gli è stata conferita una esigua indennità a titolo di rimborso spese. Il presidente Antonio Castellini in occasione delle dimissioni del dott. Benini avvenute il 17 marzo 1966 così lo ricordava: “L ‘Amministrazione ha perduto con il dott. Benini il professionista di squisita bontà d’animo, di tatto ineguagliabile che attirava su di sé la benevolenza e l’assoluta fiducia degli ospiti di questa Casa ai quali oltre alle prestazioni mediche non lesinava parole di conforto, di ringraziamento e di speranza” |
1974, 10 gennaio
Istituzione, a titolo sperimentale, di un servizio di assistenza sociale per gli ospiti. Dice il testo della delibera: “L’esperienza acquisita, soprattutto in questi ultimi anni, dimostra come ormai non sia sufficiente fornire agli ospiti prestazioni di carattere fisico e materiale. Il trauma causato dal distacco dalla famiglia, l’organizzazione della vita di comunità con le restrizioni che inevitabilmente comporta e lo stato mentale di gran parte delle persone ospitate, richiedono che gli anziani vengano assistiti anche dal lato sociale e psicologico per aiutarli a mantenere i rapporti con la società e per stimolarli a mantenere e talvolta a ricuperare la propria personalità”. |
1974, 14 marzo
In seguito alla morte del cappellano don Umberto Pellegrini, ritenuto che “il servizio religioso agli ospiti della Casa, oltre che da precise prescrizioni statutarie, è spontaneamente richiesto dalla maggior parte degli ospiti che trovano nell’assistenza religiosa grande consolazione e conforto spirituale, si dà l’incarico al sacerdote padre Ernesto Porta che rimane solo due mesi. |
1974, 12 maggio
Assunzione del nuovo cappellano, don Albino Frosi. |
1974, 16 settembre 19 novembre
Corso di aggiornamento del personale religioso e laico, con il seguente programma: Stati di bisogno dell’anziano attraverso le tecniche proiettive del disegno; Arteriosclerosi, mito o realtà? Salute mentale e terapia occupazionale. Possibilità di riabilitazione psicologica, biologica, sociale; Stato attuale e prospettive di una organizzazione psicosociale sulla nostra Casa di Riposo; Il comportamento del personale di fronte alla aggressività ed alla depressione dei malati mentali senili; Il ruolo del volontariato. |
1974,8 ottobre
Accordo regionale fra ANCI, UPI, ANEA, FIEL, sul Regolamento organico per la disciplina dello stato giuridico dei dipendenti. |
1975, 4 febbraio
Numero dei dipendenti: 101. |
1975, 19 aprile
E’ stato ufficialmente inaugurato, alla presenza delle autorità locali, l’ambulatorio oculistico donato dal Lions Club di Melegnano alla Casa di Riposo. Il dott. Antonio Castellini ha manifestato la gratitudine ai soci Lions e al loro presidente Carlo Pizzini per questo notevole intervento benefico operato a favore dell’istituto. Il laboratorio oculistico è stato gestito gratuitamente per un anno dal dott. Guido Fabbri, socio Lions di Melegnano e primario oculista dell’Ospedale Predabissi. |
1976, 2 marzo
Dimissioni del segretario ragioniere Gabriele Maraschi. |
1977, 13 aprile
Il ragioniere Gianpiero Grugni vince il concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di segretario. |
1978, 25 ottobre
Viene depositato presso il notaio Grignani di Melegnano il testamento olografo scritto il 19 agosto 1974 dal ragioniere Alessandro Faruffini (1891-1978) con il quale dona alla Casa di Riposo di Melegnano e alla Casa di Riposo di Chignolo Po le proprietà immobiliari di via Frassi, via VIII Giugno e via Zuavi ubicate in Melegnano. |
1985, 4 ottobre
La curia arcivescovile di Milano designa come cappellano dell’Istituto don Renzo Del Fante in sostituzione di padre Albino Frosi da poco deceduto. |
1986, 18 aprile
Si approva il contratto con la ditta Pirrone S.p.A. per l’appalto lavori di costruzione di scale di sicurezza ed opere accessorie per il padiglione di ricovero. La direzione dei lavori è affidata all’arch. Roberto Consensi. La spesa prevista è di lire 1.305.600.000. |
1988, 22 settembre
Viene modificato con decreto del Presidente della Regione Lombardia lo statuto della Casa di Riposo. L’art. 13 prevede l’ampliamento del Consiglio in numero 7 membri. |
1988, 28 novembre
Il Consiglio di Amministrazione uscente presenta una relazione tecnico amministrativa sugli aspetti più rilevanti della Casa di Riposo e pone l’augurio di un proficuo lavoro ai nuovi consiglieri e al neo presidente dott. Massimo Sabbatini. |
1989, 26 ottobre
Si conferisce incarico agli architetti Sergio Cobolli Gigli e Giorgio Monico per la redazione di uno studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo padiglione di ricovero. |
1990, 6 gennaio
Si approva il progetto per l’ampliamento dell’attuale Casa di Riposo con la costruzione di un nuovo padiglione di ricovero destinato a Residenza Sanitaria Assistenziale con 120 posti letto. |
1990
La presidenza ed il Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo di Melegnano, in considerazione non solo dei meriti riconosciuti al dott. Vincenzo Benini, ma anche nella felice occasione del centenario della sua nascita (1890-1990), volendo attestare pubblicamente le benemerenze dell’insigne medico melegnanese, ha deliberato di collocare una lapide sulla parete esterna della Casa Benini in via Giuseppe Dezza dove il dottore visse e morì. Un edificio, poi donato alla Casa di Riposo, che porta con sé i memorabili segni della vita di un concittadino al quale si deve lunga memoria. |
1991, 1° luglio
Si colloca a riposo il ragioniere Gianpiero Grugni segretario coordinatore dell’Ente, dopo 14 anni di servizio. |
1991, 10 settembre
Viene nominato in ruolo come segretario la dottoressa Elisa Gualteri. |
1992, marzo
La famiglia Castellini in memoria del dott. Antonio Castellini Baldissera, presidente della Casa di Riposo dal 1960 al 1988, dona all’istituto la somma di lire 60.000.000 per l’acquisto di attrezzature sanitarie. |
1993, 22 gennaio
La Commissione Tecnico Amministrativa Regionale della Regione Lombardia “all’unanimità esprime parere favorevole all’approvazione del progetto” del nuovo padiglione di ricovero della Casa di Riposo di Melegnano da destinare a struttura protetta per anziani non autosufficienti, per un importo di lire 16 miliardi e 900 milioni. |
1993, 20 giugno
Muore all’età di settantadue anni suor Bernardina, da quarantasei anni al servizio della Casa di Riposo. Il suo nome anagrafico era Teresa Combi nata il 13 ottobre 1921 ad Acquate, sul lago di Lecco, quel lago e quella cittadina che erano rimaste fortemente nella sua memoria e nel suo cuore. E’ stata testimone di una fede profonda, pura, impegnata. Una vita cristiana al servizio degli anziani intesa in tutte le sue dimensioni individuali e sociali; una persona senza limiti nell’altruismo e nella generosità. E’ indimenticabile, per chi l’ha conosciuta, il suo sorriso, la sua gioia per il servizio nascosto e gratuito, costituito da saper colmare il bisogno d’amore degli anziani e dal riuscire a soddisfare le importanti necessità di chi soffre ed è solo. |
1993, 7 novembre
Nell’ambito della Visita pastorale nel territorio melegnanese, il cardinale Carlo Maria Martini visita la Casa di Riposo. |
1993, 27 novembre
Dopo trent’anni di servizio il dott. Angelo Bozzini lascia la Casa di Riposo. Il Consiglio di Amministrazione, in una festosa cornice, gli. esprime la riconoscenza per l’attività prestata con competenza, serietà ed umanità. |
1994, 10 gennaio
Numero dipendenti 230. |
1994, 31 marzo
In occasione della 431! Fiera del Perdono il Comune di Melegnano consegna alla Casa di Riposo la medaglia d’oro di benemerenza per i cento anni di attività pubblica. |
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