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Associazioni 
Fortunato Casero
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Fortunato Casero (1908-1937), nacque a Canegrate nel 1858. Fu ordinato sacerdote nel 1883 e mandato come coadiutore a Cerro Maggiore dove rimase sette anni. Passò poi a Legnano dove si attirò la stima di tutta la popolazione e dove ebbe la nomina di direttore spirituale del collegio “Silvio Pellico” con il compito di confessore e di catechista. Nel 1895 fu scelto come parroco ad Abbiate Guazzone. Vi fondò l’asilo infantile, l’Oratorio maschile, la società di ginnastica, la Compagnia di san Luigi. Finalmente venne inviato come prevosto a Melegnano dove fece la sua entrata solenne il 2 agosto 1908. Alla nomina di prevosto per Melegnano gli Abbiatesi ebbero qualche momento di contrarietà verso la Curia milanese: ma le opere del Signore sono sempre magnifiche anche nel dolore del distacco. Il giorno della sua entrata in Melegnano è ricordato dallo stesso prevosto con un articolo sul bollettino parrocchiale “La Campana” quando scrive:  “Ricordo con soddisfazione il giorno 9 agosto giorno per me indimenticabile. Quel giorno s’era aperto con un senso di dolore nell’abbandonare figli carissimi, nella trepida ansia di nuove e più grandi responsabilità nel guidare un’importantissima ed illustre borgata nelle vie del Signore: quel giorno doveva però riserbarmi una grande gioia e consolazione. Ho potuto vedere e con me ognuno lo può constatare, il momento solenne del mio arrivo in mezzo a voi: l’accoglienza festosa del clero e del popolo, delle autorità, delle associazioni e compagnie religiose. Ho udito le voci di giubilo che mi accoglievano, ed il vostro cuore era felice nell’aspettativa di un pastore che potesse soddisfare alle esigenze ed alle speranze della vostra fede. Davvero fu accoglienza trionfale! Dopo non pochi giorni, alla distanza quasi di un mese, sento vibrare l’animo come in quel primo istante, né voglio sperare, per volgere di giorni e di mesi, mi sarà facile e possibile dimenticare tale momento...”. Il prevosto continua, nel suo scritto, a dire che sente il dovere di ringraziare tutte le autorità cittadine, il Corpo Musicale “Giuseppe Verdi”, la Schola Cantorum, le Associazioni e il Comitato per i festeggiamenti, in modo particolare i sacerdoti che erano da tempo nell’attesa del pastore, e termina dicendo: “...nutro fiducia di poter questo “grazie” tradurre in bene delle anime vostre e in miglioramento di questa Melegnano diletta”. Ebbe la terza e la quarta Visita pastorale, nel 1911 e nel 1914 del cardinale Andrea Ferrari; nel 1925 quella del cardinale Eugenio Tosi e nel 1933 quella del cardinale Ildefonso Schuster.
Doti umane ed Opere Sociali
Una sua opera sociale assai positiva fu l’Unione di Mutuo Soccorso fra le Associazioni Religiose Maschili di Melegnano, con lo scopo di riunire organicamente le associazioni parrocchiali verso il programma di aiuti materiali per migliorare l’esistenza con opere di mutualità, di previdenza, di cooperazione, sulla base di un patrimonio, accogliendo soci dall’età di 15 anni, con diritto di sussidio giornaliero in caso di malattia o di disoccupazione, per un periodo di due anni. Il suo carattere bonario, fornito di una saggezza dei semplici, lo rendevano gradito e ben accetto alla popolazione, anche negli anni bui e tormentosi del 1919-1922. La sua predicazione, mediante una parola facile, serena, piana, arrivava a tutti, e per tutti era accostabile e disponibile. Forse queste sue doti umane, decisamente positive, gli oscuravano un certo spirito critico che sarebbe stato necessario in anni apparentemente facili per la parrocchia di Melegnano: sotto i suoi occhi Melegnano si ingrandiva non soltanto urbanisticamente, ma anche socialmente in un pluralismo di dibattiti che coinvolsero gli strati sociali degli anni prima e dopo la Grande Guerra del 1915-1918, il periodo delle lotte politiche fino all’avvento del Fascismo.
L'Oratorio Femminile
Un’opera di formidabile educazione per la gioventù femminile voluta dalle famiglie melegnanesi fu la costruzione dell’Oratorio femminile. I lavori di sistemazione edilizia e di arredamento durano due anni, finché il giorno 8 dicembre 1908 fu solennemente inaugurato. Subito accolse centinaia di bambine, di ragazze, di signorine ed anche di donne anziane che diedero la prima forma delle attività che si prolungheranno fino ad oggi.
Le Associazioni di fine 800 e di inizio del 1900 che avevano una finalità sociale e culturale furono queste:
• Circolo san Maurizio Pro Fide et Patria
• Comitato di assistenza pubblica
• Lega cattolica del lavoro
• Società di Mutuo soccorso santa Eurosia
• Società operaia
• Lega dei padri di famiglia
• Lega delle madri cristiane
• Ufficio cattolico del lavoro
• Comitato elettorale cattolico
• Unione popolare
• Unione per gli interessi melegnanesi
• Unione di mutuo soccorso fra le associazioni religiose maschili
L'Azione Cattolica
Nei primi decenni del 1900 ecco la fondazione del movimento di Azione Cattolica voluta dai Sommi pontefici e dai vescovi italiani: 
Unione Giovani Cattolici, fondata la domenica 12 novembre 1911. Venne da Milano l’avvocato Floriani come rappresentante delegato, e in sua presenza si fecero le nomine della presidenza e delle cariche sociali. La festa del tesseramento fu fissata il giorno dell’Epifania ogni anno. 
Unione Giovanile Cattolica Femminile, fondata nel mese di dicembre del 1919. Primo assistente ecclesiastico fu eletto don Giovanni Sala. Ebbe il personale incoraggiamento del cardinale Ferrari, arcivescovo di Milano. 
Unione Donne Cattoliche, fondata la domenica 5 giugno 1921, ed ebbe subito largo consenso di adesioni. 
Federazione Uomini Cattolici, fondata il 7 febbraio 1926 dopo alcuni incontri con le autorità diocesane iniziati il 16 giugno 1925. Fu soppresso il Circolo san Maurizio Pro Fide et Patria per dare inizio a questa nuova associazione, che quasi subito si chiamò Associazione Uomini Cattolici.
Nel 1936 la parrocchia estendeva la sua giurisdizione a tutto il territorio del comune di Melegnano, a quello di Vizzolo Predabissi, a una parte del Comune di Cerro al Lambro e a una parte dei Comune di San Giuliano Milanese. La popolazione parrocchiale al 21 aprile 1936, nei dati dell’ottavo censimento generale, era distribuita così:
Melegnano, tutto il nucleo abitato più cascina Giardino, cascina Cattanea, cascina Bertarella, cascina Martina, cascina Silva, cascina Medica, cascina Montorfano, cascina Cappuccina, cascina Costigè, La Valle, cascina Pallavicina, Calvenzanino, cascina Bernardina, Strada Cerca. Famiglie 2517. Popolazione 9169: maschi 4464, femmine 4705.
Vizzolo Predabissi, centro, cascina Bernarda, Calvenzano, cascina Griona, cascina Legorina, Casello ferroviario, cascina Montebuono, cascina Sarmazzano. Famiglie 150. Popolazione 735: maschi 401, femmine 334.
Cerro al Lambro, Riozzo, Casello ferroviario, cascina Fornaci. Famiglie 151. Popolazione 544: maschi 281, femmine 263.
San Giuliano Milanese, cascina Maiocca, cascina Maiocchetta, San Francesco, cascina Colombara, Pedriano, Mezzano, Vettabiolo, Casello Ferroviario, Molinazzo, Rampina, Rocca Brivio, Santa Brera. Famiglie 202. Popolazione 930: maschi 491, femmine 439.
La parrocchia dunque, nella sua vasta estensione contava 3020 famiglie e 11.378 anime.
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