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Il 25 giugno 1967 il prevosto Francescutto fece la sua entrata solenne
in Melegnano. Il primo saluto del nuovo parroco venne da lui espresso con
queste parole: “Ai reverendi sacerdoti, alle autorità
e ai fedeli tutti della prepositurale di San Giovanni
Battista in Melegnano. Pace e bene! Mio vivissimo desiderio sarebbe
quello di poter salutare personalmente ogni parrocchiano e dire a ciascuno
la mia stima, esprimere il mio affetto, le mie ansie sacerdotali e ricevere
il suo saluto, ascoltare le sue preoccupazioni, i suoi desideri, le sue
attese. Ma se questo scambio a viva voce non mi è subito realizzabile,
vorrei che voi aveste a sentire un cuore sacerdotale ansioso di donarsi
ai suoi fedeli, che ne aspetta e ne sollecita la generosa collaborazione,
che, con ogni sua capacità, desidera realizzare una comunità
parrocchiale viva come Dio e la Chiesa si attendono. Dal giorno in cui
il cardinale arcivescovo mi ha destinato alla vostra parrocchia, vi ho
sempre presenti nelle mie preghiere; e come Gesù, anch’io supplico:
“Padre, che nessuno di quelli che mi hai dato si perda!”. D’altronde voi
capite come mi attende un compito non facile, che nessuno da solo può
portare a compimento. Ma io confido profondamente nella grazia di Dio:
essa, non io, porterà a termine ciò a cui mi ha impegnato.
Con me implorate da Dio e dalla Vergine Santa questa indispensabile grazia
sul ministero pastorale che, con tremore, mi accingo a svolgere in mezzo
a voi. Rinnovo il mio saluto sincero, rispettoso, cordiale a voi tutti:
mai come in questa occasione vorrei tutti considerare, tutti salutare,
nessuno ascludere, nessuno dimenticare. Il Signore ci benedica. Don Alfredo”.
Don Alfredo Francescutto è nato il 30 dicembre 1924 a San Vito al
Tagliamento, in provincia di Udine e si trasferì con la famiglia
a Milano. Per seguire la sua vocazione al sacerdozio compì gli studi
ginnasiali e liceali nel seminarietto del duomo, sotto la guida saggia
ed esperta dei rettore monsignor Dotta. Continuò gli studi di teologia
in parte nel seminario di Masnago (Varese) in qualità di prefetto
dei seminaristi, e in parte a Venegono quando era rettore monsignor Petazzi.
Ordinato sacerdote dal cardinale di Milano Ildefonso Schuster il 22 maggio
1948, celebrò la prima santa messa nella sua parrocchia di San Giovanni
Battista alla Bicocca di Milano. Venne destinato come coadiutore alla parrocchia
di Caponago, dove iniziò il ministero il 13 giugno 1948, continuando
fedelmente per 19 anni, collaboratore valido del parroco don Amatore Albuzzi
fino alla sua morte avvenuta il 2 marzo 1967. Il prevosto don Alfredo
Francescutto iniziò e coordinò in senso più promozionale
molte presenze pastorali. Il prevosto don Alfredo Francescutto si trovò
nel periodo fecondo della Chiesa quando si dovevano applicare gli spiriti
e le deliberazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II° (1962-1965),
un periodo in cui la Chiesa ha vissuto momenti di pienezza, ore di splendore
incomparabile: lo Spirito di verità e di carità ha permesso
ai Padri conciliari l’esercizio di un carisma profetico non solo per il
bene della Chiesa, ma di tutta l’umanità. Il prevosto di questo
tempo prese visione del complesso di dottrine teologiche, di leggi e norme
disciplinari, di orientamenti ed indirizzi pastorali e metodologici, per
una riforma che era rinnovamento della Chiesa. Di conseguenza il prevosto
Francescutto ha compiuto opera di promozione nella liturgia rendendola
viva ed espressiva nei segni, ha ricostruito la strategia della catechesi
specificandola secondo le età e i gradi esistenziali, ha ridonato
decoro alle chiese della parrocchia con lavori di restauro murario e con
rinfrescatura di decorazione artistica, ha ripresentato in modo teologicamente
più fresco ed aderente ai tempi la Festa
del Perdono il giovedì santo, ha destinato agli Oratori maschile
e femminile la cura diretta ed efficace, ha creato il contatto con la Terra
Santa con frequenti periodici pellegrinaggi, ha voluto il funzionamento
del Consiglio pastorale e del Consiglio per gli Affari economici come supporto
attivo ed immediato per una pastorale aperta alle relazioni sociali. Ma
l’opera del prevosto Francescutto si è svolta e si svolge entro
il contesto di queste presenze pastorali, come attività di gruppi,
secondo i vari livelli di presenza. Nel centro del Piemonte in provincia
di Novara, nell’Alta Valle Anzasca, ad oltre 1000 metri di altezza sul
mare sorge la località di Macugnaga, centro di turismo estivo dominato
dal massiccio del monte Rosa e centro di sport invernali: in questo luogo
il prevosto Francescutto acquistò una Casa alpina per farne sede
di villeggiatura per i parrocchiani e non soltanto parrocchiani. Macugnaga
quindi si presta ogni anno ad essere una preziosa occasione per la vita
comunitaria di folti gruppi parrocchiani, con ogni giornata scandita da
preghiere, santa messa, lettura della bibbia, passeggiate, giochi, canti,
buona tavola, e soprattutto scuola di fraternità semplice ma autentica.
Il Congresso cittadino delle Vocazioni Nei giorni 9-12 settembre 1968 si tenne a Melegnano il congresso cittadino delle vocazioni. Le tre parrocchie della città hanno indetto il congresso per dare il contributo alla soluzione del problema vocazionale. Gli scopi che si era prefisso il congresso erano quattro: 1. Ringraziare Dio per le vocazioni donate dalla nostra città alla Chiesa e ringraziare le anime che generosamente hanno risposto all’invito del Signore. 2. Ringraziare i sacerdoti e le religiose che nella nostra città hanno esercitato il loro apostolato. 3. Implorare su tutte le persone consacrate della città i divini aiuti perché siano sempre degne della loro vocazione e fedeli in essa. 4. Nella stima della vita consacrata a Dio, domandare con insistenti preghiere il dono di numerose e generose vocazioni. In conclusione si trattava di favorire in seno alla comunità cristiana il clima e il terreno adatti al sorgere e al maturare delle vocazioni. I promotori del congresso cittadino delle vocazioni don Alfredo Francescutto, don Giuseppe Pellegatta, don Giampiero Invernizzi, ripetevano che “mentre la vocazione al matrimonio è già favorita dalla natura umana, la vocazione religiosa e sacerdotale ha bisogno di un intervento costante e specifico della gerarchia e di tutta la Chiesa viva”. La visita del Cardinale Martini a Melegnano Il cardinale Carlo Maria Martini, nato a Torino il 15 febbraio 1927, sacerdote a Chieri il 13 luglio 1952, eletto arcivescovo di Milano il 29 dicembre 1979, ordinato vescovo in San Pietro a Roma il 6 gennaio 1980, prendendo possesso della diocesi il 2 febbraio 1980, venne a Melegnano il 10 maggio 1981 per una visita alla nostra comunità. Il pastore della diocesi venne a presiedere visibilmente la carità tra le nostre comunità e nelle nostre comunità, perché il mondo creda. Venne a proporci la memoria di Gesù morto e risorto e vivente tra noi, così che la sua vita si ritrovi nella nostra esistenza. Venne a far crescere in noi i fermenti dello Spirito, a risvegliare tra noi una primavera di santità. Venne a dire parole di speranza su nascoste tribolazioni, su ferite ancora aperte, sullo sterminato sconforto di cuori devastati. Venne a portare un calore nuovo, lui che è padre, nelle nostre famiglie, perché, chiese domestiche, custodissero la fede ed annunciassero il Signore con gioia. Il Vicariato Foraneo Nel 1971 la grande comunità della diocesi milanese si presentava con sei vescovi, a capo di 66 Vicariati che raccoglievano 1.078 parrocchie con oltre quattro milioni e mezzo di fedeli sotto la guida dell’arcivescovo. 166 nuovi Vicari godevano di un titolo duplice di autorità: quello che veniva loro dalla fiducia espressa dai voti dei confratelli, e quella che veniva dall’autorità stessa del vescovo che li considerava e li chiamava suoi “vicari”. Melegnano era collocata nella Zona pastorale VIa. Il vicario foraneo era il prevosto della parrocchia di San Giovanni Battista in Melegnano, don Alfredo Francescutto, e comprendeva, come vicariato, le seguenti parrocchie: Balbiano, Basiglio, Campomorto, Carpiano, Casirate Olona, Colturano, Gnignano, Lacchiarella, Locate Triulzi, Melegnano parrocchia della Natività di San Giovanni Battista, Melegnano parrocchia di Santa Maria del Carmine, Melegnano parrocchia di San Gaetano della Provvidenza, Mettone, Opera, Pieve Emanuele, Siziano, Torrevecchia Pia, Vigonzone, Vizzolo Predabissi, Zivido al Lambro. Il Decanato di Melegnano Attualmente il Decanato (che ha sostituito il Vicariato) comprende le seguenti parrocchie: Carpiano: San Martino Mettone: Santi Pietro e Paolo Lacchiarella: Assunta Casirate Olona: Santi Donato e Carpoforo Locate Triulzi: San Vittore Gnignano: Santi Lorenzo e Giacomo Melegnano: Natività di San Giovanni Battista Melegnano: Santa Maria del Carmine Melegnano: San Gaetano Siziano: San Bartolomeo Campomorto: Assunta Vizzolo Predabissi: San Pietro |
tel. 02 9837517 Melegnano Via Castellini, 27 |