Gesù era ormai ben noto non soltanto in Galilea e molta gente veniva da lontano per vederlo e per udirlo e Gesù un giorno giudicò opportuno tenere alla numerosa folla il discorso espositivo del suo programma e nessun discorso fu più sconvolgente di questo sermone della montagna, intervento non distruttivo ma perfettivo della legge di Mosè, del quale Francesco d'Assisi sarà nei secoli il più perfetto interprete. Ne ricordo solo due punti fondamentali, quello che dice amerai il tuo prossimo ed odierai il tuo nemico, ma io vi dico, amate i vostri nemici e pregate per chi vi perseguita, sermone che va oltre al principio di garantire ai poveri, ai sofferenti, agli affamati, ai poveri di spirito il Reno dei Cieli. L'altro punto di grande importanza: non commetterai adulterio, ma chiunque guarda una donna con desiderio, con essa ha già commesso adulterio. Questo discorso della montagna esprime la indispensabile necessità di un radicale cambiamento di mentalità per l'attuazione del regno di Dio. Aveva ragione Indro Montanelli, quando con la sua solita grinta, affermava che Gesù Cristo è stato il più grande rivoluzionario mai esistito, al suo confronto la rivoluzione francese e quella russa fanno ridere, perchè hanno solo scalfito l'epidermide dell'uomo, mentre Cristo ha scavato profondamente nel suo subconscio, obbligandolo a scegliere tra il bene ed il male. Quando Gesù fece la sua entrata trionfale in Gerusalemme, andava invece incontro alla morte, perchè Gerusalemme era troppo immatura per accettare le sue idee, era una città che definiva " gente maledetta " i poveri e i diseredati ".
Il dottor Albert Schweitzer, Premio Nobel per la Pace, nel 1906 aveva pubblicato non una storia di Gesù Cristo, ma la " Storia delle ricerche fatte sulla vita di Gesù", con la speranza di scoraggiare gli studiosi ad occuparsi ulteriormente di Gesù e consigliava, scherzosamente, il metodo in pratica migliore per leggere il Nuovo Testamento, quello della vecchietta, che accetta tutto, senza pensarci su troppo. Ma Schweitzer si era illuso e da tutte le parti arrivarono libri, articoli, romanzi, persino gialli e thriller, come quella ignobile schifezza scritta da Dan Brown, il quale, mescolando cristologia e sesso, ha venduto milioni di copie, guadagnando milioni di dollari. Parlo del Codice Da Vinci. Il bello è che di queste schifezze ne sono in arrivo altre due, sempre di Dan Brown, senza che alcun cittadino di questa cattolicissima Italia si indigni e protesti. Schweitzer era un medico e un ottimo organista ed ha preferito abbandonare l’Europa e costruire a Lambarenè, nel Gabon, un ospedale per gli indigeni. Penso che tutti i medici, almeno una volta nella vita, abbiano sognato di piantare tutto e raggiungere a Lambarenè il dottor Schweitzer, che nei momenti di riposo alla sera, faceva aprire tutte le finestre, per inondare la foresta con la musica di Bach. Da allora su Gesù ne hanno scritto di tutti i colori. Secondo Gore Vidal era un bugiardo ed un omosessuale, oppure leader radicale della setta degli Esseni, oppure Gesù non è mai esistito ed è stato inventato da un gruppo di ebrei fanatici. Secondo altri è esistito, ma non è mai risorto. Era un filosofo o un rabbino progressista, oppure un Gandhi o un profeta ? Da oltre un secolo le biblioteche sono invase da libri che tentano di demolire l'uomo che, lo si voglia o no, ha spezzato in due la storia, che è diventata prima o dopo Cristo.(Era volgare, avanti o dopo Cristo). Nell'estate del 1988 , quando Martin Scorsese presentò a Milano il suo film "L'ultima tentazione di Cristo", il pubblico protestò, formando picchetti davanti al cinema, cercando di impedire alla gente di vedere il film, che offendeva l'uomo adorato come Dio da oltre un miliardo di persone. Ma chi era veramente Gesù Cristo? Secondo il Vangelo di Marco fu Lui stesso a porre la domanda: "voi chi dite che io sia?" Il messaggio di Gesù era connesso a un malessere generale che affliggeva tutta la Palestina e quando Gesù si riferiva all' apocalisse, l'intendeva in senso ellenistico, auspicando un rapporto più giusto tra le persone di tutte le classi sociali e in molti passi del Vangelo Gesù parla del futuro Regno dei Cieli, in cui trionferanno la giustizia e la pace, purgando il giudaismo dal rancore e dall’odio. Forse Gesù pensava che in questa radicale trasformazione l'intervento di una figura divina sarebbe stato fondamentale ed è probabile che Gesù pensasse ad un Messia, cioè a Lui.
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