E’ il primo patriarca ad avere nella storia dell’umanità una collocazione ben precisa
che riunisce, con Isacco e Ismaele, gli ebrei, i cristiani ed i mussulmani nella grande famiglia dei monoteisti. La loro storia occupa un arco di quasi duemila anni.
Abramo fu il capo carismatico che con la sua forza morale seppe guidare, passo dopo passo, per tremila chilometri la sua tribù da Ur dei Caldei, dove era nato, alla Terra Promessa.
Alcuni archeologi , in particolare C. L. Woolley, non sono d’accordo che Abramo sia nato ad Ur e sostengono che nacque ad Urartu, nel territorio compreso tra il corso superiore del Tigri, il lago di Van e l’affluente dell’Eufrate Murad. Questa diversità di opinione non modifica il racconto della Genesi. Per quanto riguarda la data della sua nascita qualche studioso ha calcolato che Abramo era nato intorno al XX secolo avanti Cristo, due millenni prima della nascita di Gesù. Discendeva da Noè, il primo uomo ad avere un patto preciso con Geova. Noè era l’uomo giusto, scelto da Dio per conservare con i suoi tre figli la specie umana condannata a morire per le sue colpe. Suo figlio Sem diventò l’antenato diretto di Abramo, Cam l’antenato dei popoli dell’Africa e dell’ Asia occidentale e Giafet, uno dei personaggi biblici più discussi, diventò l’antenato dei popoli, del mondo antico, stanziati nel Mediterraneo orientale.
Secondo la Genesi, Noè generò Sem, che generò Arpachshad, che a sua volta generò
Shelah, che generò Eber, che generò Peleg, che generò Reu, che generò Serug, , che generò Nahor, che generò Terah, il padre di Abramo, che non adorava Geova, ma
altri dei, forse il dio-luna, la divinità più diffusa a Ur. Ma quando Geova invitò Abramo a lasciare Ur, Terah, come capofamiglia, lo accompagnò ad Haran, dove tutti vissero fino alla morte di Terah, avvenuta circa nel 1943 a. E.V. .
Gianfranco Ravasi, scrivendo di Abramo, afferma che in ogni suo gesto è racchiusa la sua fede e David M. Turoldo, che aveva intuito la sua forza morale, gli aveva dedicato questi versi: Come una quercia era il vegliardo / e scure nubi volavano sulla sua fronte / come su d’una vetta nuda. / Ma legato il basto al giumento / tagliò con lucida calma la legna / ma quando vide l’ariete / e udì la voce di Dio / prese la mano del fanciullo / ormai sicura nella sua grande mano, / ed iniziò, stordito e felice / a scendere dall’altipiano. Com’era il tuo volto, mio Dio ? / com’era la tua voce ?
La terra di Canaan era l’ampia fascia costiera a sud dell’Anatolia, abitata dai Cananei e dai Filistei lungo la costa a livello di Gaza, dagli Amalechiti, dai Cheniti, dagli Amoriti che erano i più forti e i più organizzati, dagli Ittiti, dai Ferezei e dai Giabusei e più a nord dai Ghirgasei e dai Fenici, dai Moabiti e dagli Ammoniti, i discendenti delle due poco virtuose figlie di Lot, che sedussero il loro padre, dopo averlo ubriacato.
Questi Cananei erano una popolazione prevalentemente semitica, stanziatasi a partire dal terzo millennio a. E.V. nella regione compresa tra l’attuale Siria ed Egitto, dopo essere stati nel 1180 a. E.V. sbaragliati dal Faraone Ramsete III.
In questa terra di Canaan stava per arrivare il popolo eletto di Geova e dal seme di Abramo, tramite un suo discendente della quarta tribù, nascerà Gesù Cristo.
Dato che tutti i documenti sacri pre-biblici sono andati perduti o deliberatamente distrutti, come traccia seguirò l’Antico Testamento, ma, dato che tra gli ebrei circolavano antiche leggende infarcite da miti pagani assimilati durante il periodo in cui vissero come schiavi a Babilonia, per curiosità vi racconterò una loro Genesi.
In un articolo comparso anni or sono, Elemire Zolà raccontava di un ebreo lituano, Louis Ginzberg, noto studioso del Talmud, emigrato nel 1890 negli Stati Uniti. Aveva continuato i suoi studi in varie università americane ed era riuscito a raccogliere ben sette volumi di leggende ebraiche. Recentemente, durante una visita alle più importanti librerie milanesi il mio occhio si è soffermato sul “ Codice da Vinci “ di Dan Brown, specialista in thriller, il quale afferma che da più di otto anni sta interessandosi di una presunta vera identità di Cristo, del suo rapporto con Maria Maddalena, la quale si sarebbe sposata con Gesù e dopo la sua morte si sarebbe rifugiata in Provenza. Ho capito che alcuni autori di “gialli” hanno scoperto che la “cristologia”, condita con un pò di sesso, può diventare una buona miniera di best-seller, tanto nessuno cercherà di risalire alle fonti di queste sconvolgenti notizie sulla vita di Gesù Cristo, per cui mi è sorto il sospetto che gli autori abbiano inventato tutto, per aumentare il numero di copie vendute. L’ultimo numero del periodico culturale massonico “ Erasmo “ riporta la notizia che lo scrittore di questo giallo ha venduto in tutto il mondo venti milioni di copie, ricavando finora 225 milioni di dollari e la Columbia Pictures ha aquistato i diritti per girarne un film.
L’unico punto che vorrei chiarire è perchè in una chiesa della Provenza, nel mese di luglio festeggiano, con una grande processione, Maria Maddalena, della quale asseriscono di conservare le ossa.
Riprendendo il discorso su Abramo, Haran, suo fratello, morì molto giovane, lasciando un figlio, Lot, che Abramo e sua moglie ameranno molto ed Abramo gli fece da padre, insegnandogli molte cose, come l’arte del pastore, nella quale era un vero maestro. La tribù di Terah ad Ur non aveva un proprio terreno sul quale pascolare le greggi e questo fu il motivo per il quale decise di muoversi.
Tutta la famiglia, Terah, Abramo, il figlio di Haran, Lot e la moglie di Abramo Sarai
lasciarono Ur, con l’intenzione di raggiungere la Terra di Canaan, passando per Haran. In questa città Terah morì ed Abraamo prese il comando della tribù. Già ad Ur Geova era apparso ad Abraamo, incoraggiandolo: esci da Ur e vai al paese
che ti mostrerò, farò di te una grande nazione, ti benedirò e farò grande il tuo nome.
Questa alleanza tra il credente e Dio , in ebraico chiamata “ rift “ , era la base della primitiva fede ebraica.
Abramo aveva 75 anni quando lasciò Haran e il viaggio era stato finora facile, ma
procedendo verso Canaan, incontrarono notevoli difficoltà.
Nella valle del Giordano, trovarono molti pozzi di acqua dolce, ma erano sorvegliati dagli abitanti del posto, con i quali bisognava negoziare per poterla prelevare per sè e per gli animali. Gli amorrei tolleravano la loro presenza , ma li sorvegliavano, perchè alcune tribù, come quella degli beniamini , non erano pacifiche come quella di Abramo.
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