Computers | Il Pensiero filosofico e religioso
Eraclito aveva ragione scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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Prologo |
Eraclito di Efeso, quello del “ panta rei, tutto scorre “ è,
per conto mio, il filosofo più alla mano e più moderno che
abbia mai letto, non era l’oscuro, ho skoteinos, come qualcuno lo aveva
definito, anzi, già nel quinto secolo a.C. aveva idee chiarissime.
Per esempio affermava che il mondo non è stato fatto da nessuno
degli Dei e rivolgere preghiere alle loro statue è come cercare
di discutere con le case invece che con le persone che le abitano. Dopo
aver osservato a lungo la natura, nella quale i più grandi mangiano
sempre i più piccoli, immaginava il mondo come un gigantesco campo
di battaglia e la pace era soltanto un breve intervallo tra due guerre.
Pensando alla mia vita, la definizione del filosofo di Efeso mi sembrava piuttosto azzeccata. Persa la guerra, mio padre, ufficiale dell’imperatore, preferì emigrare negli Stati Uniti, sfasciando così la mia famiglia. Nato a Trieste alla fine della prima guerra mondiale, a sei anni il fascismo mi vestì da Balilla. Nell’agosto del 1936 il generale Francisco Franco, con le truppe di stanza in Marocco, insorse contro il governo di Madrid, iniziando così una guerra civile, con l’appoggio di volontari fascisti e dall’aviazione tedesca ( Guernica ). A 15 anni ragionavo come un fascista e fui contento quando Hitler, facendo sussultare l’Europa, iniziò a riannettersi quelle le regioni tedesche, che il Trattato di Versailles, stoltamente, aveva strappato alla Germania: l’Alsazia, la Lorena, la Renania, la Saar, i Sudeti e l’Austria. Nel frattempo Mussolini occupava l’Etiopia e l’Albania, regalando al Re d’Italia il titolo di Imperatore e di Re d’Albania. La Società delle Nazioni, per punire il Duce, inventò le sanzioni economiche, che servirono soltanto a buttare Mussolini tra le braccia di Hitler, che fu ben lieto di darci tutto quello che, a causa delle sanzioni, ci mancava, petrolio, gomma, carbone e così via.. Quando Hitler si riprese anche la città tedesca di Danzica, che Versailles aveva regalato alla Polonia, l’Inghilterra e la Francia, dichiararono guerra alla Germania. Il generale Heinz Guderian, che aveva inventato il Blitzkrieg , in dodici giorni arrivò con le armate tedesche a Parigi ed alle porte di Mosca. Mussolini voleva emularlo e trasferì alcune divisioni, tra le quali il mio78 reggimento Lupi di Toscana, sul fronte greco-albanese, con l’ordine di occupare Atene in pochi giorni, ma eravamo male addestrati, male vestiti, peggio armati e comandati da incompetenti ed i Greci, incazzati come belve, tentarono di ributtarci in mare. I tedeschi risolsero i nostri problemi occupando in tre giorni Salonicco e prendendo i Greci alle spalle. Dopo alcuni mesi di Germania, ero agli ordini di Kesselring sulla Linea Gotica, contro la 92° divisione “bufalo“ della IV armata di Crittenberger. Nel dicembre del’44, nonostante fossimo infognati in una guerra civile con i partigiani che ci sparavano alle spalle, sfondammo la linea, mettendo in fuga i “bufalo”. La nostra avanzata fu inutile, ma per noi fu vera gloria, anche se i due fronti mi costarono cinque anni della mia gioventù. Poi tutto finì e si concluse in piazzale Loreto. |
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