Martin Luther, ( per semplificare lo chiamerò Lutero), era nato
nel 1483 ad Eisleben, citta della Turingia nord-orientale. I genitori erano
benestanti e questo gli permise di iscriversi all’Università di
Erfurt, di laurearsi in filosofia e di diventare un buon insegnante di
teologia. A 22 anni decise di diventare monaco dell’ordine agostiniano
per esaudire un voto fatto in un momento in cui la sua vita fu in pericolo.
Dopo un viaggiò a Roma, per conto del suo ordine, ottenne nel 1513
la Cattedra di Sacra Scrittura presso l’Università di Wittenberg.
Nel suo scritto “Sull’emendamento della società cristiana” Lutero
scrive che si devono abbattere tre muraglie, dietro le quali si difendono
“quelli di Roma“. La prima è la divisione tra ecclesiastici
e laici, perché noi abbiamo un solo battesimo, un solo Vangelo,
una stessa fede. La seconda muraglia è quella che riserva solo alla
Chiesa la lettura della Bibbia, mentre nella Scrittura è scritto
molto chiaramente che essa è “ispirata da Dio e utile per insegnare,
per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia, affinché
l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera
buona.” ( 2 Timoteo 3: 16-17 ). La terza muraglia è
quella che riserva al Papa il potere di convocare un concilio, facoltà
che dovrebbe essere estesa a qualunque comunità di cristiani
“riuniti insieme”. Nel suo “ Sulla libertà del cristiano“ il misticismo
di Lutero arriva alla sua più limpida espressione. Tutta la nostra
vita e tutte le nostre opere sono niente al cospetto di Dio e per
salvarci dalla perdizione bisogna abbandonarsi a Dio e confidare
in Lui.
E’ chiaro che Lutero non aveva accolto con favore la difesa che Erasmo
aveva fatto del libero arbitrio e quindi della iniziativa umana. Se tutti
fossero dei veri cristiani, non servirebbero i re, i principi ed
i papi, ma, dato che la maggior parte degli uomini sono peccatori,
nulla è meglio che obbedire ai nostri superiori. Gli storici
hanno stabilito che la sua lotta contro il papato di Roma inizio nell’autunno
del 1517, ma Lutero non fu l’unico a deplorare i peccati della
Chiesa cattolica romana. Già un secolo prima il riformatore boemo
Jan Hus aveva condannato la vendita delle indulgenze e ancora prima
di Hus, l’inglese John Wycliffe aveva denunciato il comportamento peccaminoso
della Chiesa cattolica.
Lutero, uomo molto sensibile e tormentato da mille scrupoli, prese
lo spunto dalla vendita delle indulgenze per abbozzare una sua concezione
religiosa che non lasciava spazio a compromessi, come il permettere a dei
benestanti di peccare, per poi acquistare una indulgenza o peggio, di acquistarne
una in previsione di voler peccare. Quello che lo sconvolgeva era il fatto
che i trafficanti di indulgenze fossero dei religiosi che gestivano questo
fiorente commercio per conto dell’arcivescovo Alberto di Magonza.
Lutero, esasperato dalla scandalosa situazione, fece una indagine
i cui risultati furono riassunti in novantacinque proposizioni
( tesi ) che il 31 ottobre del 1517 furono affisse alla porta della
cattedrale di Wittenberg, con le quali accusava apertamente la Chiesa
di abusi dottrinali, religiosi e finanziari. Inviò una copia di
queste tesi all’arcivescovo Alberto di Magonza e ad altre personalità
religiose e politiche. In Germania il tipografo Johann Gutenberg aveva
perfezionato un torchio a caratteri mobili e stampò centinaia di
copie di queste tesi che furono distribuite in tutta la Germania. La rivolta
di Lutero contro il Papato non era più un problema locale e il monaco
Lutero, che all’inizio voleva solo incoraggiare una riforma, provocò
una vera rivoluzione, diventando l’uomo più famoso della Germania. |