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Computers Il Pensiero filosofico e religioso
scritto inedito di: Milost Della Grazia
Machiavelli, Erasmo da Rotterdam e Tommaso Moro
Come filosofi  ebbero importanza: Niccolò Machiavelli, Erasmo da Rotterdam e Tommaso Moro.
In campo letterario ebbero una certa importanza Niccolò Machiavelli, Erasmo da Rotterdam e T. N.Machiavelli (1469 ), figlio di un avvocato, nacque a Firenze e dopo gli studi ottenne un impiego nella amministrazione, ai tempi del Savonarola. Nel 1513 scrisse la sua opera più famosa, “ il Principe “, che qualche umanista definì  “testo di filosofia scientifica”. Di piacevole lettura, in qualche  punto è anche divertente per i  consigli discutibili che da ai principi che vogliono raggiungere qualche meta con mezzi  decisamente disonesti. Secondo lui  Cesare Borgia aveva una personalità perfetta, per la sua intelligenza e la mancanza di scrupoli, qualità indispensabili per diventare, secondo Machiavelli, un ottimo sovrano. 
Nei paesi più a nord il Rinascimento ebbe un volto molto diverso e tipici personaggi di questo Rinascimento nordico furono  Erasmo da Rotterdam e sir Tommaso Moro.
Erasmo da Rotterdam (1469-1536 ). I suoi genitori morirono mentre era ancora un ragazzo ed il tutore lo convinse a farsi monaco, passo di cui si rammaricò per il resto della sua vita. 
Fu uno dei più grandi umanisti di quei temi ( XVI secolo) ed il suo programma religioso si esprime tutto nel ritorno alla Scrittura, con lo studio dei testi sacri. Realizzò l’edizione critica dell’originale greco del Nuovo Testamento , una nuova versione e un commento della Vulgata e  restaurò  numerosi testi dei dottori della Chiesa, della quale auspicava un totale rinnovamento. 
Nel 1493 divenne segretario del vescovo di Cambrai che gli dette l’opportunità di lasciare il monastero. Attualmente si ricorda Erasmo soprattutto per la sua disputa sul libero arbitrio con Lutero, al quale inviò il suo “Diatriba de libero arbitrio”, al quale Lutero rispose con  il suo “De servo arbitrio” e per il suo  “Elogio della Pazzia”, nel quale la Pazzia parla in prima persona e si occupa di tutti i lati della vita umana, di tutte le classi sociali e  di tutte le professioni. Secondo Erasmo, se non esistesse la Pazzia, la razza umana scomparirebbe, perché chi si sposerebbe se non ci fosse la Pazzia ?  Essa  consiglia di sposarsi, perché, sebbene la donna sia un animale inetto e stolto, non tralascia mai di essere gaia e soave e vivendo con l’uomo, saprà temperare con la sua pazzia l’umore aspro e triste di lui. Ci sono  momenti in cui la satira cede il posto all’invettiva e la Pazzia esprime la vera opinione di Erasmo sulla Chiesa, soprattutto per gli abusi dei preti , con assoluzioni e indulgenze, adorazione dei santi, ridicolizzando in modo spietato i papi e i cardinali.
Dopo la riforma, Erasmo visse prima a Lovanio, città ortodossa cattolica, poi a Basilea dove divenne protestante. Ma la violenza di Lutero lo ripugnava, per cui si riaccostò alla Chiesa cattolica. 
Sir Tommaso Moro (1478-1535 ) va ricordato per la sua Utopia, in cui si parla di cinquantaquattro Città, nelle quali tutto è perfetto, perchè Moro non trascura alcun particolare, vuole persino un tipo di incubatrice perfetta, per far nascere pulcini perfetti. Non riesco immaginare  perché Moro si sia sobbarcato questa fatica, non pensava certo ad una forma di quel comunismo, che il mondo non aveva ancora assaporato. Rispetto alla Utopia di Platone questa di Moro è stupenda, ma, come tutte le utopie, del tutto inutile, perché anche la  tolleranza reciproca, il  rispetto delle diverse personalità, delle singole usanze, delle diverse religioni è una utopia, quindi anche loro sono solo idee inutili.
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