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Computers Il Pensiero filosofico e religioso
scritto inedito di: Milost Della Grazia
Da Aristotele a Plotino, alba del cristianesimo
Tra la morte di Aristotele ( 322 a.C.) e quella di Plotino ( 270 d.C.)  intercorre un intervallo di sei secoli, duranti i quali si verificò un notevole sviluppo delle scienze grazie alla scuola di Alessandria d’Egitto ed iniziò il lungo preludio del cristianesimo. 
Dopo la morte di Alessandro  Magno, l’ingordigia dei suoi generali aveva mandato in pezzi quell’impero che il suo genio aveva costruito, per cui, dopo la battaglia di Corupedio in Asia minore ( 281) l’impero macedone venne diviso in tre regni: la Macedonia che andò agli eredi di Antigono ( Antigonidi ), l’Egitto a quelli di Tolomeo ( Tolomei ), la Siria con la Mesopotamia  a quelli di  Seleuco ( Seleucidi ).  La Grecia aveva tentato varie volte di insorgere contro la tutela macedone,  ma Atene, nonostante tutto, continuava ad essere  la città  greca più aperta agli interessi culturali e sorsero due nuove scuole filosofiche, quella epicurea e quella  stoica.
· Epicureo, nato a Samo  nel  323, aveva fondato nel  306  ad Atene la scuola detta ”del Giardino”, dal luogo in cui il maestro si riuniva con i discepoli, che ostentavano un atteggiamento polemico nei confronti dell’Accademia e del Liceo , scuole a quei tempi favorevoli ai macedoni.
Epicuro consigliava di raggiungere la felicità mediante l’atarassia, la “tranquillità d’animo”, cioè 
disinteressandosi  della politica in base alla massima “vivi nascosto” ed alle quattro verità: "Gli dei  non sono da temere e sono del tutto inutili, la morte non  comporta dolore né rischi, il bene è facile  da acquistare, il male può essere facilmente sopportato con coraggio e virtù".
Morì nel 306 a 64 anni, alla fine di una giornata terribile per le continue coliche renali, dopo aver impartito istruzioni  ai discepoli, ai famigliari e agli schiavi.    
· Gli stoici presero il nome dalla Stoà, un grande porticato di Atene dove Zenone teneva lezione ai suoi discepoli. Il filosofo era nato  a Cizio ( 332 ) nell’isola di Cipro. La sua filosofia  aveva tre mete: studiare i principi e le regole della conoscenza, studiare l’ordinamento dell’universo e l’etica dell’uomo di fronte agli eventi della vita, cioè come comportarsi sempre da stoico, il quale,  pur di non vedere compromessa la sua personalità,  poteva ricorrere anche al suicidio.
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