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Il Pensiero filosofico e religioso
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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il M.I.T dell'antica Grecia | ![]() |
![]() Alessandria d’Egitto era in quei secoli per il mondo quello che ora è Boston con il suo MIT. Alla fine del terzo secolo a.C. si delineava all’orizzonte una nuova potenza, Roma, la quale, dopo aver distrutto Cartagine, occupava l’Asia Minore, la Macedonia e la Grecia dove ad Atene un certo Carneade era a capo della famosa Accademia di Platone e, nonostante il trambusto di una occupazione militare, trovava il tempo e la voglia di polemizzare con un certo Crisippo, per il metodo come stava insegnando agli allievi la dottrina stoica. Crisippo non passerà alla storia come Carneade, il quale passò per motivi manzoniani ( Promessi Sposi: Carneade, chi è costui ? ) L’epicureismo non era mai passato completamente di moda, ma rivisse per opera soprattutto di Lucrezio ( 95-55 ) che scrisse il De rerum natura, opera di altissima ispirazione poetica. Il primo secolo dell’era cristiana coincide con il primo periodo dell’impero romano fondato da Augusto. Mentre ad Alessandria si afferma la dottrina di Filone, filosofo della colonia ebraica della città, in Palestina Gesù inizia la sua predicazione, alla quale Paolo, nelle lettere inviate alle comunità cristiane, riconosce una grande originalità. Ho gia espresso il giudizio su Gesù, ma voglio ripeterlo: Gesù è stato il più grande rivoluzionario che la storia ricordi, anche perchè la sua unica arma era la parola. La rivoluzione francese e quella comunista in confronto alla sua, fanno ridere, perchè quelle rivoluzioni hanno soltanto scalfito l’uomo, mentre Gesù è penetrato nella sua mente, obbligandolo a scegliere tra il bene e il male. Contemporaneo di Paolo era Seneca, nato a Cordova in Spagna nel 3 d.C. e morto a Roma nel 65. Scrisse le famose “Quaestiones naturales” e le sublimi “lettere a Lucilio”, miscuglio di idealità e di realismo. In contrasto con Nerone, per suo ordine si suicidò, tagliandosi le vene del braccio e delle gambe. Mentre stava morendo dissanguato, disse alla moglie e al fedele servitore in lacrime. Perché piangete ? Nel mio cuore sta placandosi ogni passione e questa è la quiete che cercavo. ![]() Nel secondo secolo queste sette gnostiche, che avevano in comune l’esoterismo, erano molto aumentate e il cristianesimo aveva contrapposto all’esoterismo una predicazione pubblica nelle chiese e nelle piazze da parte di religiosi dei Vangeli, soprattutto quello di Giovanni, scritto all’inizio del secondo secolo e importante, perché nella interpretazione dell’opera di Gesù utilizza concetti non presenti negli altri tre Vangeli. Paolo all’inizio aveva assunto un atteggiamento molto polemico contro la filosofia greca, ma poi si era reso conto che era meglio promuovere una riunione tra coloro che conoscevano molto bene la predicazione di Gesù e gli ambienti culturali e filosofici. Emerse in questa occasione la figura di Giustino, il quale era nato a Flavia Neapolis nel 100 d.C. Aveva una buona conoscenza dei dialoghi di Platone, delle dottrine degli stoici e di Pitagora, per cui riteneva di poter collegare la dottrina greca con quella ebraica e cristiana. Non è difficile documentare quanto il pensiero cristiano abbia potuto attingere dalla filosofia greca per migliorare la propria dottrina. Verso il 135 l’incontro casuale con un vegliardo di Efeso gli aprì la strada al cristianesimo, ma venuto a Roma, morì martire cristiano nel 163. |
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