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Computers Il Pensiero filosofico e religioso
scritto inedito di: Milost Della Grazia
l'aristotelismo
Soltanto nel Medio Evo, nel XII secolo,  l’aristotelismo rifiorì, quando tutte le sue opere furono tradotte in arabo e diffuse in tutta Europa tramite la Sicilia e la Spagna, a quei tempi parti integranti dell’impero arabo. Grazie agli arabi quindi Aristotele diventò il filosofo per antonomasia, tanto che  Dante  lo definì “maestro di color che sanno”. 
Qualche secolo dopo Hegel  lo definì “ il più degno di essere studiato tra gli antichi filosofi ”. 
Raccontare tutto quello che ha scritto Aristotele  è impossibile, sarebbe come pretendere di fare un sunto dei trentadue volumi dell’enciclopedia Treccani.. 
Il tema “la metafisica “ viene affrontato in quattordici libri, dei quali i più importanti sono il primo, il quarto, il quinto e il settimo, ma la metafisica di Aristotele è una filosofia platonica diluita dal buon senso comune e le idee platoniche perdono il loro mondo divino, diventando decisamente più umane. Penso di non aver chiarito del tutto il concetto ricorrente platonico della distinzione tra il vedere con gli occhi (mondo dell’esperienza sensoriale)  e verità (concepire con l’intelletto,  mondo dell’attività  razionale), per  risparmiare al lettore l’inutile crudeltà, anche se solo virtuale, del mito platonico della caverna, che Platone aveva escogitato per documentare la differenza tra realtà e apparenza, ovvero tra l’Uno puro e immutabile ( intelletto ) e l’impuro e  mutevole 
( sensoriale ). Per lui il Mondo delle Idee era qualcosa che può essere recepito solo con la mente, era “ l’archè “, il principio di tutte le cose che i filosofi presocratici si erano preoccupati di individuare, Talete nell’acqua, Anassimene nell’aria, Eraclito nel  fuoco, Empedocle  e Anassagora   nell’Amore-Odio  e nell’Intelletto, Pitagora nei numeri e Platone nel Mondo delle idee.
Se dicessi a qualcuno che “il gioco del calcio è divertente “, chi mi ascolta penserebbe che dico una  banalità,  se  invece dicessi che il calcio è divertente anche senza mai vedere o sentire i giocatori in campo, penserebbero che sto dicendo delle sciocchezze.  Il nocciolo della questione è che una idea “universale”, concepita con l’intelletto, non può esistere di per se stessa, ma solo in quanto è una cosa che già esiste, anche se vista solo con gli occhi. . 
Il  mondo è pieno delle cose più disparate, di centinaia di migliaia di esseri viventi, che Platone non  aveva e non poteva aver mai visto, come le migliaia di stupende farfalle di una valle di Rodi e per noi il suo Mondo delle Idee è qualcosa di troppo restrittivo e superato, essendo  i nostri miliardi di neuroni  più che sufficienti per scoprire il mondo con i nostri sensi  e poi archiviarne la memoria nel nostro intelletto, come un libro in un biblioteca. Ma Platone non poteva saperle queste cose. 
Pur non essendo  particolarmente religioso, Aristotele credeva all’esistenza di Dio, creatore del mondo e puro spirito, del tutto estraneo all’idea di un Dio che premia o punisce e non implicato in   dottrine orfiche  e pitagoriche di un aldilà in cui l’anima paga il fio o riceve il premio tramite continue trasmigrazioni  o il conseguimento dell’ eterna beatitudine. Per quanto riguarda l’etica le opinioni di Aristotele erano quelle di un uomo colto di quei tempi. Il  bene è la felicità, aspirazione razionale dell’anima, purchè i beni che cerca siano approvati dalla ragione, condizione essenziale per la virtù. Qui vale la dottrina del giusto mezzo, cioè la virtù è sempre  una via di mezzo  tra due estremi, ciascuno dei quali è un vizio, così il coraggio sta tra la codardia e la temerarietà, la generosità tra la prodigalità e l’avarizia e Aristotele continua su questo tono per cinquanta pagine, parlando sempre di etica con argomenti  di notevole interesse per  l’epoca in cui viviamo. 
Per quanto riguarda la politica ( otto libri ), la discussione verte sulla Città-Stato, il cui fine è una vita felice per i suoi cittadini e Aristotele, convinto che la libertà e la “privacy” sono un diritto di tutti i cittadini, critica l’Utopia e il comunismo di Platone che condanna i suoi guardiani filosofi ad una vita da caserma. Omero aveva ragione  quando affermava che il comando di molti è nocivo e che la forma ideale di governo sarebbe quella di concentrare tutto il potere nelle mani dell’uomo migliore, ma dal punto di vista pratico l’autocrazia non funziona , perché è praticamente impossibile trovare nello stesso uomo la forza e la virtù, con il rischio che diventi un tiranno, per cui la monarchia è il governo ideale, molto meglio di una oligarchia di aristocratici e della democrazia. Per evitare il malcontento e l’ira del popolo sono indispensabili delle leggi giuste e una intensa educazione da parte dei cittadini, che devono imparare a rispettare queste leggi.
Passeggiando  per il suo vasto giardino, nel quale con l’aiuto di Alessandro  aveva raccolto un grande numero di animali e di piante,  si rese conto che dall’osservazione  di  questi animali si potevano  trarre importanti conclusioni, per esempio quella che alcuni loro atteggiamenti  si stavano  progressivamente modificando  in base all’ambiente. Aristotele fu quindi uno dei padri della biologia, si interessò di embriologia ed intuì che la scimmia  era l’anello mancante tra i mammiferi e l’uomo ( storia degli animali I, 6, II, 8. ).  Quando la decadenza politica ed economica della Grecia determinò anche la sua decadenza intellettuale, Manlio Boezio, filosofo e uomo politico di Teodorico re dei goti (480- 524 ), tradusse dal greco in latino l’0rganon di Aristotele, che divenne nei secoli bui del medioevo l’unica forma di pensiero che esercitò l’intelletto della gioventù europea. Per logica si intende l’arte e la scienza  di pensare in modo corretto, arte in cui Aristotele dimostrò la sua genialità. La logica è anche una scienza, perché il pensare ha delle regole precise come la fisica e la geometria. Basta riprendere in mano una buona grammatica della lingua italiana ad uso dei licei per trovare il meccanismo e le regole del linguaggio. La parte più interessante è il sillogismo, ragionamento semplice che si può schematizzare così:
se A è uguale a B e B è uguale a C, A è anche sicuramente uguale a C. 
Naturalmente quella del sillogismo è  una operazione abbastanza complessa, per la quale abbiamo:
· una premessa maggiore - tutti gli uomini sono mortali, una premessa minore - Socrate è un uomo
· una conclusione -Socrate è mortale
Per rendere più evidente  la possibilità di errore riporto dalla divertente Storia della Filosofia del simpatico De Crescenzo un sillogismo fasullo ma istruttivo: Socrate fischia, la locomotiva fischia, dunque Socrate è una locomotiva. Questo per spiegarvi che vi sono molti presupposti per l’uso corretto del sillogismo, un tempo molto in uso anche per la matematica. Con questo ho terminato la storia di Aristotele
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