Prima di concludere, qualche notizia sulla Bibbia, la cui parola fa pensare ad un libro, invece è il plurale del greco biblos . Molto sinteticamente l'Antico Testamento è l'insieme di scritture ebraico-aramaiche che vanno dalla Genesi a Malachia, abbracciando quell'ampio arco di tempo che va dai regni di Saul, Davide e Salomone, dall'esilio in Babilonia e dal secondo ritorno degli ebrei in Palestina alla restaurazione dell'antico regno di Esdra e Neenia.
In questo lungo periodo, ricco di vicende drammatiche, si formò il popolo ebraico che raggiunse un progresso culturale di cui sono testimoni alcuni libri, come il Cantico dei Cantici, documento poetico ad alto livello culturale. Il Nuovo Testamento è formato dai quattro Vangeli, Matteo, Marco, Luca e Giovanni, tutto scritto in greco tra il 70 e il 100 E..V. che vanno da Matteo a Rivelazione o Apocalisse, più le varie Epistole.
Le prime edizioni della Bibbia ebraica furono stampate a Soncino nel 1488, a Napoli nel 1491 e a Brescia nel 1494, dalla quale Lutero trasse la versione tedesca
Mi avevano insegnato che i comandamenti sono dieci, scritti sulle due tavole e consegnati da Dio a Mosè sul monte Sinai. Invece sono undici e il più importante è quello che Gesù diede all'uomo, dicendogli, “vi do un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni e gli altri , come vi ho amato io, non a parole, ma nei fatti e nei gesti concreti “ ( Giovanni, 13: 34) .
Ma nessuno ascoltò le parole del predicatore ebreo-palestinese e fiumi di lacrime rigarono la storia dell'umanità.
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