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Trilogia dell'amore
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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L'ultima confessione | ![]() |
![]() Raggiunta l’età della pensione e superati gli ottanta anni mi resi conto di non avere le idee molto chiare in fatto di religione, per cui, avendo molto tempo a mia disposizione, decisi che era venuto il momento di farmi una cultura religiosa, proposito che andava d’accordo con il mio solito hobby della storia. Questa mia iniziativa non era la crisi mistica di chi aveva capito che ogni giorno era buono per passare all’Oriente Eterno. ![]() Il cardinale Joseph Ratzinger alcuni mesi fa ha scritto un articolo precisando che la fede cristiana non veniva inculcata nell’uomo con la sua nascita biologica, perché nessuno nasce cristiano, ma lo diventa solo con il battesimo, che è anche morte e resurrezione ( lettera di Paolo ai Romani, 6 ). Il problema sul quale volevo chiarirmi le idee era quello della fede, che la chiesa definisce dono che Dio concede all’uomo al momento del battesimo e che conferma con la cresima. Ma a mio giudizio è poco credibile, a parte casi eccezionali, che un neonato, battezzato alla nascita e poi cresimato a dieci anni, si renda conto che gli è stata donata la fede e comprenda il profondo significato di questo evento, che presume una maturità mentale e la trasmissione da parte dei genitori di una buona educazione e cultura religiosa, basata soprattutto sul buon esempio, evenienza al giorno d’oggi molto difficile, anche per quanto è stato detto recentemente dal nuovo cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi, il quale non ha esitato ad affermare che oggi ci troviamo di fronte ad una società che sta portando la chiesa verso una “apostasia silenziosa”, cioè verso il ripudio totale del proprio credo ed ha riconosciuto che le chiese alla domenica sono vuote e che i bambini di Milano non sono più capaci di farsi il segno della croce. Quindi è un controsenso parlare di fede, dono di Dio, ad una società che non va più in chiesa, che non si accosta più ai sacramenti, che pensa soltanto a divertirsi e godersi la vita, società che definisco del “carpe diem” , di oraziana memoria, cioè sappi cogliere i doni che oggi ti da la vita e quindi Amen. |
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