Ora vi racconto come un bambino di sette anni, figlio unico e cresciuto
senza la presenza di un padre, sia arrivato, attraverso varie esperienze,
a farsi una opinione dell’amore. Mia nonna mi aveva spiegato molte
cose, non bere l’acqua fredda se sei sudato, non stare in corrente d’aria,
non bere acqua dopo aver mangiato le ciliegie, non saltare su di un tram
in corsa, non fare il bagno dopo mangiato. Per fare invece una cosa importantissima,
la prosecuzione della stirpe, nessuno ti insegna qualcosa e dopo tanti
errori, devi trovare da solo il giusto equilibrio. Qualche consiglio l’ho
ricevuto: risparmia figliuolo, risparmia, questo me lo diceva spesso il
prete dell’oratorio, ma non mi aveva spiegato bene cosa dovevo risparmiare.
Un altro consiglio me lo aveva dato un vecchio zio, con una strizzatina
d’occhi: ricordati che in amore tutto quello che si rimanda è
perduto. Quando avevo sei anni veniva saltuariamente in visita da mia madre
una conoscente con il suo figlio di sei-sette anni. Bambini andate a giocare
di là e per favore non fate troppo rumore. Di rumore non ne facevamo
affatto; il bambinetto, per gioco, estraeva il pene e cercava di strofinarlo
contro le mie gambe; giochetto per nulla rumoroso. Il gioco mi infastidiva
molto e a me non è mai venuto in mente di ripetere il giochetto
con altri bambini.
A sei anni partecipai alla mia prima festa da ballo; non erano balli
moderni, sentivo contro di me il caldo corpicino della mia compagna e mi
innamorai per la prima volta in vita mia, ma non della bambina, ma di quella
particolare atmosfera in cui mi trovavo; il calore di quel piccolo corpo
femminile, la gentilezza della danza, ma soprattutto la dolcissima musica
“Ramona”. Avevo circa sette anni, mia madre alla sera usciva molto
spesso e aveva assunto come baby-sitter una giovane ragazza,. che naturalmente
dormiva nel nostro appartamento. Alla sera si annoiava, non leggeva, non
esistevano radio e TV, per cui, appena mia madre usciva, si spogliava
e mi portava nel suo letto. Mi sfuggono i particolari, ma ricordo molto
bene i seni della ragazza, le vorticose acrobazie che mi faceva fare ed
il fatto che la cosa non mi dispiaceva. Avevo anche capito
che non era il caso di mettere al corrente del fatto mia madre.
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