..
Computers Trilogia dell'amore
scritto inedito di: Milost Della Grazia
Prima opinione
Ora vi racconto come un bambino di sette anni, figlio unico e  cresciuto senza la presenza di un padre, sia arrivato, attraverso varie esperienze, a farsi una opinione dell’amore. Mia nonna  mi aveva spiegato molte cose, non bere l’acqua fredda se sei sudato, non stare in corrente d’aria, non bere acqua dopo aver mangiato le ciliegie, non saltare su di un tram in corsa, non fare il bagno dopo mangiato. Per fare invece una cosa importantissima, la prosecuzione della stirpe, nessuno ti insegna qualcosa e dopo tanti errori, devi trovare da solo il giusto equilibrio. Qualche consiglio l’ho ricevuto: risparmia figliuolo, risparmia, questo me lo diceva spesso il prete dell’oratorio, ma non mi aveva spiegato bene cosa dovevo risparmiare. Un  altro consiglio me lo aveva dato un vecchio zio, con una strizzatina d’occhi:  ricordati che in amore tutto quello che si rimanda è perduto. Quando avevo sei anni veniva saltuariamente in visita da mia madre una conoscente con il suo figlio di sei-sette anni. Bambini andate a giocare di là e per favore non fate troppo rumore. Di rumore non ne facevamo affatto; il bambinetto, per gioco, estraeva il pene e cercava di strofinarlo contro le mie gambe; giochetto per nulla rumoroso. Il gioco mi infastidiva molto e a me non è mai venuto in mente di ripetere il giochetto con altri bambini.
A sei anni partecipai alla mia prima festa da ballo; non erano balli moderni, sentivo contro di me il caldo corpicino della mia compagna e mi innamorai per la prima volta in vita mia, ma non della bambina, ma di quella particolare atmosfera in cui mi trovavo; il calore di quel piccolo corpo femminile, la gentilezza della danza, ma soprattutto la dolcissima musica “Ramona”. Avevo circa sette anni, mia madre alla sera  usciva molto spesso e aveva assunto come baby-sitter una giovane ragazza,. che naturalmente dormiva nel nostro appartamento. Alla sera si annoiava, non leggeva, non esistevano radio e TV, per cui, appena mia madre usciva, si spogliava  e mi portava nel suo letto. Mi sfuggono i particolari, ma ricordo molto bene i seni della ragazza, le vorticose acrobazie che mi faceva fare ed il fatto che  la cosa non  mi dispiaceva. Avevo anche capito che non era il caso di mettere al corrente del fatto mia madre.
Visitatori dal 22 aprile 2004
AdCComputers
webmaster@melegnano.net