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Computers Storia degli Slavi
scritto inedito di: Milost Della Grazia
da bandito a Re
Alessandro  Karadjordje, ex bandito e modesto mercante di maiali riuscì a diventare re di Serbia, un altro futuro re, Milos Obrenovic, non è molto meglio. Il  28 giugno 1914,  Gavrilo Princip uccide l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono, l’esercito serbo viene salvato in extremis e trasportato a Corfù. Ha inizio la prima guerra mondiale che causerà decine di milioni di morti, vera tragedia per  tragedia l’Europa e per la mia famiglia,  con mio padre, ufficiale dell’imperatore, che se va in America per sempre.
Nonostante tutto nei miei ricordi d’infanzia c’è un piccolo paese della Slovenia con un bellissimo lago,  Bled, sede di importanti ritrovamenti archeologici. Mia madre lo chiamava alla tedesca, Veldes e mi portava qui ogni estate, perché era amica dei Kenda, i padroni del più bell’albergo della zona.
Da Trieste a Jesenice ci sono due ore di treno ed alla stazione i Kenda ci facevano trovare una carrozza con due grandi cavalli bianchi, che in mezz’ora ci portava in albergo.
Qui, tutte le mattine, facevo colazione insieme ad un signore piuttosto alto e gentile, che mi rivolgeva la parola in tedesco. Avevamo due cose in comune, anche lui era amico dei Kenda ed anche lui si alzava prestissimo, chiacchierava con me solo  perché tutti gli altri dormivano ancora.Alle otto in punto arrivavano molti signori, con aria molto indaffarata, e il mio maturo amico s appartava con loro in un angolo del giardino, parlando animatamente. Quel signore distinto era Milan Stojadinovic,  il primo ministro della Jugoslavia, ex banchiere molto efficiente, il quale aveva un unico grosso  difetto, questo l’ho saputo molto dopo, era troppo amico di Hitler e di Mussolini.
Quando mi portavano a passeggiare lungo il lago,  incontravo molto spesso un ragazzo della mia età, era re Pietro II°, re di Jugoslavia , figlio del re Alessandro, ucciso a Marsiglia il 9 ottobre 1934. Re Pietro II°, abitava in una bella villa sul lago di Bled, villa poi diventata residenza di Tito.
Tutte le mattine lo portavano a passeggiare lungo il lago, qualche volta accompagnato da una governante, talvolta  dal principe Alessandro, cugino del re uccise e reggente il trono per Pietro II°.
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