Computers | Storia
degli Slavi
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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i Balcani prima degli Slavi |
Quali etnie erano presenti nei Balcani prima dell’invasione dei Serbi,
dei Croati e degli Sloveni ?
L’imperatore Costantino, trasferendo nel 330 la capitale dell’impero da Roma a Costantinopoli aveva riconosciuto de facto che il centro di gravità era spostato a oriente. Tutta la parte occidentale della penisola balcanica, da Tergeste all’Albania, era parte integrante dell’impero di Bisanzio. In Albania viveva un popolo di stirpe illirica, anche lui nell’orbita dell’ impero d’oriente con il nome di provincia Praevalitana, con capitale Scodra. La parte più orientale della penisola balcanica bizantina arrivava a Sirmium, antica città della Pannonia, (oggi Mitrovica), sulla riva della Sava. Tutta la regione faceva parte dell’impero bizantino, ma il territorio era così vasto, che, per tenerlo sotto controllo, i bizantini avrebbero dovuto avere un esercito solo per questa regione, infatti Sirmium fu distrutta prima dagli Unni, ricostruita nel 385 dall’imperatore Teodosio, conquistata dagli Avari, poi tutta la zona riconquistata nel 530 dal grande Giustiniano I°. Dove attualmente si trova la Romania, si erano sviluppati gli indoeuropei Daci, con influenze celtiche e greche. Diventata provincia romana, nel terzo secolo fu sottoposta a ondate di Unni, Gepidi ed. Avari. Più a sud, sempre sul Mar Nero, sotto la foce del Danubio, verso la fine del V° secolo si erano insediati gli Unni, che si erano integrati con tribù di Proto-bulgariari ed avevano creato il primo regno bulgaro, riconosciuto e slavizzato verso il 670 dall’imperatore Costantino IV° Pogonato. La parte più a sud della penisola balcanica era formata dalla Grecia, diventata provincia romana nel 146 a. C., poi parte dell’impero bizantino. Questa era la situazione nella penisola balcanica nel 640 quando divenne imperatore Eraclio di nobile stirpe armena e quando ebbe inizio la calata di quegli Slavi che avevano attraversato il Danubio. In quel periodo troviamo Croati sia nella regione dell’alta Vistola, forse furono loro a dare il nome di Cracovia alla città di papa Woitila e di mia nonna, sia sulla riva sinistra del Danubio, gli Sloveni si erano divisi in due grandi spezzoni, uno, dopo aver passato il Danubio, era rimasto sui contrafforti della Carinzia, l’attuale Slovenia, l’altro spezzone era andato in direzione opposta, a nord-est, alla volta del Dneper e del Volchov, dove avevano lottizzato la regione del lago Il’men, assorbendo le popolazioni baltiche e finniche del lago Ladoga, creando un principato che gravitava su Novgorod, diventando uno dei poli del primo stato russo. |
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