Uno storico arabo del X° secolo ( Ibn Falan ) descrive l'uomo slavo alto e robusto e la conferma
viene da una necropoli scoperta nel pavimento di una chiesetta del lago di Bled ( Slovenia ), dove si possano osservare, attraverso una grande lastra di vetro inserita nel pavimento, numerosi scheletri molto bene conservati. La pelle, Ibn Falan, la descrive particolarmente chiara, con scarsa peluria.
Una leggera pinguedine era indice di buona salute, di benessere ed anche di nobiltà.
Caratteristica degli uomini slavi era la loro mitezza, anche se avevano dato prova di notevole coraggio nelle battaglie che venivano loro imposte.
Le donne non erano scelte per la loro bellezza, ma per la loro robustezza. Quando un uomo doveva scegliersi la moglie, preferiva osservarla sempre prima da dietro, poi eventualmente davanti.
La donna aveva un ruolo importante, era una specie di matrona che regnava sulla casa e, sotto la sua guida, tutte le figlie e le nuore andavano a lavorare nei campi.
La poligamia, prima della cristianizzazione, era la regola. Samo, il famoso primo re di Carantania, aveva più di venti mogli. La vedova in genere reputava la vedovanza indegna di essere vissuta e spesso si uccideva, facendosi bruciare insieme al coniuge. In compenso, già prima del matrimonio , avevano una certa libertà sessuale. Quando un uomo si sposava e constatava che la moglie era ancora vergine, poteva anche ripudiarla, perché, secondo lui, se valeva qualcosa , non poteva essere ancora vergine. Il ratto delle femmine prima del matrimonio, era la regola e le fanciulle venivano rapite presso le fonti. Il rito pagano della “processione dell'acqua “ era rimasto in vigore fino a pochi anni fa. La sposa si alzava al mattino molto presto e, dopo aver sistemato la casa, andava al pozzo ad attingere l'acqua, da offrire a tutti gli invitati che si sciacquavano la faccia e le mani. L'acqua rappresentava il simbolo di purificazione ed il ratto, il matrimonio.
La gravidanza era un'evenienza molto importante, se il marito non riusciva a fecondare la moglie, con il consenso della famiglia , interveniva il suocero o un altro parente stretto.. Spesso le donne, per stimolare l'amore del marito, naturalmente senza dirglielo, gli facevano bere l'acqua con la quale si erano lavate il corpo. L'educazione dei figli era molto dura e gli Slavi dicevano, se ami tuo figlio, battilo, alla fine sarà la tua gioia. Quando il fanciullo entrava nel mondo degli adulti gli veniva fatto il primo taglio dei capelli, con l'aiuto di un padrino, che si prendeva la responsabilità di trasformarlo in un vero uomo. |