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Computers Posso parlare ancora di Fascismo?
scritto inedito di: Milost Della Grazia
L'Impero
Nel 1928 iniziò l’opera più importante del regime,  la bonifica dell’ Agro Pontino tra Roma e Terracina con il risanamento di terreni paludosi, rimboschimenti e regolazione delle acque,.che  trasformò sessantamila ettari di terre incolte, paludose e malariche in  tremila poderi e sei nuove città, Latina, Littoria, Sabaudia, Pontinia, Aprilia e Pomezia.
Nel 1931 Italo Balbo, per primo al mondo, partì da Orbetello con una formazione di 24 idrovolanti Savoia-Marchetti e volò senza scalo fino in Brasile e nel 1933, sempre da Orbetello con 24 idrovolanti, raggiunse senza scalo il lago di  Chicago,  mandando in delirio gli USA, tanto che, ancora oggi, uno dei viali più importanti della città è dedicato a Italo Balbo. Naturalmente questi voli, leggendari per gli anni in cui si svolsero, furono la miglior propaganda per Mussolini e il suo regime. 
Mussolini cercò sempre di conquistarsi il favore degli intellettuali e come padrino-ideatore di istituzioni culturali fu imbattibile: rafforzò l’Accademia d’Italia, fondò l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, istituì la Quadriennale a Milano,  la Biennale a Venezia, la Mostra Internazionale Cinematografica al Lido di Venezia, fondò l’Istituto Luce e Cinecittà, l’Accademia d’Arte Drammatica, il Maggio Musicale Fiorentino, il Carro di Tespi. 
A Milano fece costruire un nuovo Palazzo di Giustizia e una nuova Camera del Lavoro, la nuova Stazione Centrale, maestoso complesso definito dai milanesi di  stile assiro-babilonese, mentre la ricca borghesia si costruiva nel  nuovo stile barocco i palazzi di via Mozart. A Roma volle  il Foro Mussolini e l’EUR, mai terminato a causa della guerra..
Mussolini fece il possibile per formare uno stato fascista e di fatto la sua dittatura riuscì a unificare l’Italia, perché con lui nacque il patriottismo e l’orgoglio di essere italiano.
L’ ideologia fascista dilagava in tutto il mondo. A Parigi sfilavano le Croix de Feu, salutando con il braccio elevato, in Olanda gli aderenti al N.S.B. usano solo il saluto romano, a Oklahoma il maggiore Powel, capo delle Camicie d’argento  parlava alla folla e salutava con il braccio elevato,  i Dinazos fiamminghi, i seguaci di Mosley in Inghilterra e le Camicie Blu del generale O’Duffy in Irlanda facevano altrettanto, poi arrivarono  gli spagnoli di Franco, i peronisti ed i seguaci di Hitler.
Mussolini ad un dato punto pensò di lavare l’onta di Adua e di conquistare l’Etiopia. Giusta o sbagliata che fosse,  questa volta gli italiani furono quasi tutti d’accordo, qualcuno scrisse “ Faccetta Nera”, cantata da tutti.  
Persino il Papa trovò giusta questa guerra, che dava finalmente al popolo italiano un posto al sole e benedì i gagliardetti dei soldati che partivano per l’Abissinia e Mussolini, diventato il Duce, con voce un po’ tremula per l’emozione, urlò:  Italia proletaria e fascista, in piedi! 
Arrivarono le sanzioni volute dal ministro inglese Eden,  la regina per prima offrì la sua fede sull’Altare della Patria,  persino Benedetto Croce offrì dell’oro. In Africa c’era una folla di gerarchi che fingevano di combattere, c’era persino Indro Montanelli nella zona del lago Tana, .come ufficiale ed inviato dal Corriere della Sera.
La sera del   9 maggio  1936 il Duce proclamò:  “Sui colli fatali di Roma è riapparso l’impero e  Sua Maestà il Re 
d’ Italia da oggi è anche Imperatore d’Etiopia”.  La folla urlava  di gioia e piangeva  di commozione, la guerra era finita e l’impero era  costato soltanto 992 morti.
Il 17 luglio 1936 scoppiò l’insurrezione spagnola a Tetuan. e molti  volontari fascisti partirono per la Spagna.
Hitler, una volta al potere, cominciò a piantare grane per i confini imposti  alla Germania dal diktat di Versailles e potrebbe scoppiare  una guerra.  Mussolini, Hitler, Chamberlain e Daladier si incontrano a Monaco di Baviera mentre il mondo trema, poi la radio annuncia a tutto il mondo che Mussolini ha salvato la pace, mettendo tutti d’accordo e dando una bella calmata a Hitler, che si era già mangiata mezza Boemia. 
Il generale Francisco Franco conquista Madrid e la guerra di Spagna è vinta, anche grazie all’aiuto di Mussolini, di Hitler e dei volontari italiani, morti a Guadalajara  Il 7 aprile le nostre truppe sbarcano a Durazzo e Vittorio Emanuele III, oltre che re d’Italia e imperatore d’Etiopia, diventa anche re d’Albania. 
Quando Mussolini andò in Africa per ricevere la spada dell’Islam, in tutta la Tripolitania non pioveva da mesi e tutti i raccolti rischiavano di andare perduti.  Durante la solenne cerimonia, mentre ritto su di un cavallo bianco stava alzando verso il cielo la spada dell’Islam, cominciò a piovere a dirotto e per gli arabi divenne anche il mago della pioggia. L’Italia e Mussolini  erano all’apice della gloria. La burocrazia era diventata la grande alleata del fascismo e degli italiani, perché lo stato funzionava, i treni e la posta arrivavano puntualmente, non esistevano scioperi, la sanità e gli ospedali  erano efficienti.  La gente diceva, non abbiamo la libertà , ma tutto funziona bene e  il fascismo era diventato l’impresario della nostra vita.  
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