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Computers Dalla Viribus Unitis a Capo Matapan
scritto inedito di: Milost Della Grazia
Un atto di umanità
Sulla costa dalmata l’8 settembre ‘43 ebbe, per un certo periodo, conseguenze meno drammatiche per i soldati italiani. Il 4 e 5 agosto, dopo la caduta del fascismo, i partigiani dell’isola di Brazza attaccarono la guarnigione italiana di Bol, cittadina sulla costa occidentale dell’isola, facendo prigionieri 88 soldati ed ufficiali italiani.. Nel frattempo altri soldati italiani  erano affluiti da Spalato a Supetar e tentarono di raggiungere Bol, incontrando notevole resistenza da parte dei partigiani, tanto che le truppe italiane, per rappresaglia, bruciarono sei piccoli paesi. Alla fine furono disarmati e fatti prigionieri più di mille italiani, che corsero il rischio di essere tutti eliminati, per l’intervento del comando della Quarta Zona operativa. Dopo lunga discussione, prevalse la tesi dei partigiani di Brazza, più umani rispetto ai partigiani serbi e della Bosnia, particolarmente crudeli, che volevano giustiziare tutti. Nel porto di Putisce era all’ancora la San Nicola, nave a vela con motore sussidiario, di proprietà ed al comando di Viecoslav Mladineo, armata  con piccoli cannoni e mitragliatrici. Altre quattro piccole navi avevano  il compito di impedire ulteriori sbarchi degli italiani. Il comandante Mladineo imbarcò sulla sua San Nicola tutti i soldati ed ufficiali italiani, più o meno feriti e fece rotta verso Bari, dove arrivò dopo circa venti ore di navigazione, accolto dalle urla dei baresi, “ arrivano i russi “, fino a quando non fu chiarito l’equivoco. 
Il comandante Mladineo incontrò le autorità locali americane, inglesi ed italiane e la sua fu la prima presa di contatto della resistenza  jugoslava con gli alleati, che accolsero tutti i prigionieri italiani. La San Nicola ripartì colma di cibo e di tre radio e in un viaggio successivo la nave Bakar trasferì a Bari tutti gli altri prigionieri italiani, che altrimenti sarebbero stati eliminati, come poi accadde a Cefalonia.
Dopo un mese arrivarono a Brazza le truppe tedesche e la lotta partigiana ridiventò violenta con la solita logica adottata in tutto il mondo, per ogni soldato tedesco o inglese o russo ucciso, cinque prigionieri  locali venivano eliminati, come era avvenuto in India con gli inglesi, alle fosse ardeatine a Roma o in Afghanistan con i russi, nel Viet Nam con gli americani.. Contro la guerriglia tutti gli eserciti del mondo hanno sempre perso e sempre perderanno. 
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