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Carrellata
storica sul Risorgimento italiano
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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Mazzini | ![]() |
![]() L’aspetto di Vittorio Emanuele II aveva ben poco di regale, la sua corte assomigliava molto ad un accampamento militare, indossava quasi sempre la divisa, viveva circondato da ufficiali dell’esercito e il suo linguaggio e comportamento erano da caserma. Individuo grossolano e volgare, diceva parolacce e disprezzava Cavour, Ricasoli, Lamarmora e Garibaldi. Passò alla storia come il re galantuomo, ma lo storico Mack Smith, nel suo libro “I Savoia”, sostiene che Vittorio Emanuele II non fa affatto un galantuomo, Umberto I fu tutt’altro che buono e Vittorio Emanuele III non fu un re soldato, anche se passò la sua vita in uniforme. Le grandi passioni di Vittorio Emanuele II erano i cavalli, la caccia e le donne, che dovevano essere di bassa estrazione e semplici. Era di dominio pubblico il fatto che mantenesse pubblicamente un’amante e che avesse numerosi figli illegittimi. da caserma. Era diventato il simbolo dell’unità nazionale, ma lo faceva controvoglia, spinto dall’opera dei suoi ministri e sostenitori , che spesso abbandonava al loro destino, come fece con Garibaldi ad Aspromonte ed a Mentana, quel Garibaldi che gli aveva offerto il regno d’Italia su di un piatto d’argento, senza chiedergli nulla in cambio. |
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