![]() |
![]() |
Dall'homo
erectus all'homo religiosus ...
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
![]() |
|
![]() |
l'evoluzione... | ![]() |
![]() Al suo interno la crosta terrestre era molto sottile, per cui emersero numerosi vulcani, come il Kilimangiaro, trasformati poi in montagne che superano i cinquemila metri d’ altezza, vere barriere che contrastano la circolazione di aria umida proveniente dal mare, rendendo il clima particolarmente secco. Si può concludere che l’uomo è nato per una serie di fortuite situazioni, iniziate quindici miliardi di anni fa, quando dei tre pianeti Terra, Venere e Marte, solo la Terra ebbe, a un dato punto una atmosfera che permise alla prima cellula di nascere e di riprodursi, dalla quale poi si sviluppò tutta l’umanità, perché trovò nella Rift Valley la sua incubatrice. Il 24 novembre del 1859 usciva a Londra “L’origine della specie” di C. Darwin, il quale, un secolo prima di noi, aveva già capito dove era nato e come si era sviluppato l’uomo. ![]() Il 28 febbraio 2002 il Corriere della Sera riporta la notizia che sulla rivista Nature c’è la dimostrazione che una mutazione genetica può colpire non solo un gene qualunque, come quello del colore degli occhi, ma anche i geni “maestri”che regolano l’intero piano di sviluppo dell’embrione, permettendo il passaggio da una specie a un’altra. Questo risultato è stato ottenuto a San Diego dai genetisti dell’Università della California. Probabilmente la notizia non ha colpito la maggior parte dei lettori, i quali non si sono mai posti il problema, pur consci che proveniamo dall’acqua degli oceani, come mai da un pesce sia poi nato un mammifero. Ora abbiamo la spiegazione e, come scrive il Corriere della Sera, Darwin aveva completamente ragione, in quanto lui aveva già scritto, molto prima dei genetisti di San Diego, che il gambero poteva diventare una mosca e poi volare. |
tel.02 9837517 Melegnano Via Castellini, 27 |