 Leena
racconta che per i Lapponi il lupo è sempre stato il grande nemico
ed essi comprendono, da come abbaia il cane, se il lupo è nelle
vicinanze e sta aspettando che il vento porti alle sue narici l’odore delle
renne. Parliamo per lo più in tedesco, ci siamo accostati al camino
ed i nostri volti sono illuminati dal fuoco. Il discorso scivola sulla
presenza intorno a noi dei piccoli gnomi, gli uldra come li chiamano in
Finlandia. Leena mi chiede sorridendo: “ma tu Eddy, credi alla presenza
di questi uldra ?” Rispondo che questa sera sono disposto a credere anche
agli uldra, a questi piccoli ometti barbuti, custodi nei boschi e
nelle grotte di immense ricchezze. Dopo lunghe discussioni
stabiliscono che sono alti circa quindici centimetri, pesano
circa 300 grammi e vivono in media quattro secoli. La loro longevità
è dovuta alla vita sana nei boschi ed al fatto di essere vegetariani.
Leena parla cinque lingue, compreso il russo, Maria è una geologo
stipendiata dallo stato e dai loro discorsi ho l’impressione che credano
fermamente a quelo che raccontano. In ogni casa finlandese è presente
almeno un uldra, per lo più nascosto dietro il camino. Ma poi, perché
non dovrei crederci anch’io ? Sono una buona spiegazione per certi piccoli
dispetti che qualcuno si diverte a farmi giornalmente, gli occhiali appoggiati
sul tavolo alla mia destra, che poi invece sono in cucina, una chiave,
che sono sicuro di aver messo in un cassetto ed invece è sparita.
Il fuoco va spegnendosi lentamente e mi addormento comodamente sui cuscini.
All’alba sento una lingua vellutata che mi lecca con dolcezza tutta la
faccia. E’ il cane di Maria che mi da il buon giorno, probabilmente
sente su di me l’odore del mio cane ed intuisce che sono un amico.
Al mattino riprendo da solo il mio viaggio verso il grande nord. Verso
mezzogiorno rivedo il mare ad Oulu sul golfo di Botnia e poi mi addentro
nella tundra verso Rovaniemi. La strada è ottima, pochissimo
frequentata, i pochi automobilisti che incrocio hanno tutti i fari accesi.
Leena mi aveva raccontato che la maggior parte degli incidenti è
legata alla presenza di grosse alci, con dimensioni simili ad un cavallo
adulto, che attraversano la strada. Rallento la mia andatura perché
il paesaggio è troppo bello e voglio dar tempo al mio cervello di
fissarlo bene nella memoria. |