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Il
Maresciallo Carl Gustav Mannerheim
vista con gli occhi di: Milost Della Grazia |
I finlandesi avevano affidato il comando delle operazioni ad un loro grande soldato, il Maresciallo Carl Gustav Mannerheim. Ricordo perfettamente quando Indro Montanelli raggiunse la Finlandia; molti particolari su Mannerheim ho potuto apprenderli solo leggendo gli articoli di Montanelli o ricorrendo a Leena. Il barone Carl Gustav Emil Mannerheim era nato in Finlandia a Turku il 4 giugno del 1867 da Carlo Mannerheim e Helene von Julin. A 15 anni entrò nella scuola militare di Hamina, poi completò la sua educazione militare alla Nikolaevsky Cavalry School in San Pietroburgo, quando il Granducato di Finlandia faceva ancora parte del Impero russo e prestò servizio in quest’arma per trenta anni, diventando generale di cavalleria dello Zar. Allo scoppio della rivoluzione bolscevica aveva preso il comando delle forze locali finlandesi “bianche”, cacciando da Helsinki le truppe comuniste, diventando “Reggente “ della Finlandia fino alla proclamazione della repubblica nel 1919. Dal 1931 al 1939 fu a capo di un consiglio per la difesa territoriale, creando la famosa linea Mannerheim, che sbarrava l’istmo di Carelia dal lago Lagoda al golfo di Finlandia ad una distanza di circa 50 chilometri dal confine con la Russia. Nel 1939 era un tranquillo pensionato ed abitava in una modesta dacia di campagna, vivendo di ricordi tra i cimeli del suo passato, concedendosi come unico lusso la compagnia del suo vecchio cavallo Alderman. Mannerheim mi ricorda Kemal Mustafà Ataturk, che nel 1920 salvò la Turchia ed ed il generale russo Nikolaevic Krasnov, anche lui settantenne ed ormai pensionato, il quale ebbe la pessima idea di mettersi a capo di un gruppo di cosacchi al servizio dei tedeschi, ma soprattutto nel 1945 ebbe la dabbenaggine di fidarsi degli inglesi, che lo consegnarono ai russi, i quali naturalmente l’impiccarono. Nel 1939 la Russia, dopo essersi ingoiata l’Estonia, la Lettonia e la Lituania, aveva inviato un ultimatum ai finlandesi, che subito si ricordarono dell’esistenza di Mannerheim, ormai settantaduenne, mettendolo nuovamente a capo dell’esercito. Molotov il 26 novembre 1939 annunciò al mondo che l’artiglieria finlandese aveva aperto il fuoco contro la Russia, raccontando il falso naturalmente, ed ordinò l’attacco generale. |
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