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Signore di Milano dal 1287
al 1302 e dal 1311 al 1322 anno della sua morte(24 giugno). Figlio di Tebaldo
Visconti e Anastasia Pirovano. Ebbe otto figli: Galeazzo, Marco, Giovanni,
Luchino, Beatrice, Caterina, Zaccarina e Stefano.
Ecco come lo descrive Paolo Giovio: "Nessuno,
se noi vorremo considerare i giuochi della fortuna, con più certo
merito dell'una e l'altra sorte s’acquistò il cognome di Magno,
che fece questo Matteo Visconti, alla cui immagine ritratta al naturale,
abbiamo aggiunto ancora le singolari doti dell'animo espresse in un breve
elogio. Nè il titolo, siccome io credo, o di somma virtù
o di singolar grandezza insolente e grave ai re, partorirà odio
a costui, poi che quei superiori Alessandro, Pompeo e Carlo, avendo quasi
trapassato il modo dell’umana virtù, sono annoverati fra gli eroi.
Ma costui contento della lode acquistata dentro i confini della patria,
ne riportò quello che i cittadini, dopo l'invidia estinta con la
morte, con onorato testimonio ancora de'nimici gli hanno dato. Nacque egli
nella villa di Masino sul Lago Maggiore, e per buona ventura in quel notabil
giorno che Federico secondo, crudele imperatore all'Italia, morì
strangolato dal re Manfredi suo figliuolo, postogli un guanciale sulla
bocca(quindi nell’anno1250)." Matteo aveva circa 40 anni nel
1287, quando l'arcivescovo Ottone Visconti lo fece fare Capitano del Popolo
a Milano. L'anno successivo venne riconfermato, "pro conservatione libertatis",
fino al 1294 Matteo esercitò il potere senza un vero e proprio mandato
ufficiale da parte del Re dei Romani, l'imperatore tedesco, ma per conto
del Signore di Milano, l'Arcivescovo Ottone. Nel 1295 Ottone morì
ed iniziò un periodo di lotte per il predominio di Milano, fra simpatizzanti
per il vicariato imperiale i ghibellini, tra cui si trovava Matteo Visconti
ed i Guelfi o partito del popolo, capitanato dai Signori della Torre. Matteo
rimase per vari anni a Nogarola, ospite degli Scaligeri di Verona. Dopo
vicende alterne e varie scaramucce con i Torriani, il 13 luglio 1311 l'Imperatore
Arrigo VII° conferì a Matteo l'incarico di Vicario Imperiale
per Milano "Dei gratia et cum imperiali auctoritate vicarius perpetuus
et generalis defensor et rector civitatis et districtus Mediolani ac perpetuus
dominus civitatis ...". Il 24 giugno 1322 Matteo morì in quel di
Crescenzago, aveva 74 anni. |