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Figlio di Matteo I° e di Bonacossa
di Squarcino Borri, fu signore di Piacenza nel 1311, divenne poi signore
di Milano nel 1322, alla morte del padre e lo fu fino al 1327, quando,
il 6 luglio, venne arrestato dai tedeschi dell'imperatore, con i fratelli,
i cugini ed il figlio, motivo dell'arresto fu forse il fatto di aver ucciso
il fratello Stefano cospirando contro l'imperatore. Morì nel 1328.
Sposò Beatrice di Obizzo d'Este da cui ebbe Azzone e Riccarda.
Così ce ne parla Paolo Giovio: "Galeazzo,
figliuolo del Magno Matteo, fu il primo che pose nella famiglia questo
nome nuovo, il quale passò poi ai discendenti, postogli per giuoco
da sua madre Borra; quando ella avendo per avventura partorito il bambino
allora che i galli cantavano più forte, e piangendo egli con gli
occhi molto aperti, lo chiamò Gallaccio; e piacendo alle fantesche
questo nome, lo replicaron più volte: nè ciò dispiaceva
al padre, come leggiadramente preso augurio dallo uccello di Marte (La
gramigna, l'avoltojo e il gallo erano dagli antichi consacrati a Marte),
e tanto più approvandolo la fortuna con felice successo: perciocchè
appunto avvenne che il fanciullo nacque quella notte che Ottone nella felice
battaglia di Decimo avendo morti o presi i signori della famiglia della
Torre, acquistò quella singolar vittoria, la quale fu principio
del suo principato. Ne questo bambino allevato senza delizie alcune ingannò
punto la fede dell'augurio, imitando egli un superbo e feroce gallo, con
singolar vigilanza, con generoso spirito e con invitto vigore d'animo valoroso;
oltra che alcuni maravigliosi doni della natura che lo favoriva, ornavano
questi costumi. Perciocchè il volto suo sparso di molto rossore,
gli occhi risplendenti, la capigliatura bionda e ricciuta, e il collo rilevato
con un largo petto, davano segno che egli avesse a riuscire un grandissimo
capitano." |