Rione il Borgo
festa rionale IVa Domenica di settembre |
In via Dezza transita il minibus comunale che fa fermata nei due sensi
( orari F19 - F25) |
spazio libero
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La via Giuseppe
Dezza era chiamata da tempo immemorabile Borgo Lambro, la prima
citazione storica risale al 1198, quando nel trattato di pace
tra il Comune di Lodi e quello di Milano si parla della sua cessione dai
lodigiani ai milanesi. Con la riforma urbanistica voluta da Giuseppe II°,
figlio di Maria Teresa d'Austria, questa via prese il nome di via Lambro.
Nel 1898 anno della morte del tenente generale garibaldino Giuseppe Dezza,
originario di Melegnano, dove nacque nel 1830, la via prese il suo nome.
Via Dezza è lunga 235m
e larga mediamente 15m, si diparte dal ponte sul fiume Lambro e termina
con il largo Crocetta. Prima della costruzione del secondo ponte, inaugurato
nel 1929, era l'unico accesso attraverso il quale si poteva entrare o uscire
dal centro di Melegnano.
Questa via era il primo posto di
fermata e di ristoro ai margini del centro, offrendo un punto di riferimento
a quanti venivano nei giorni di mercato o di festa; nel 1700, vi si trovavano
5 osterie che assicuravano ospitalità a persone, cavalcature e carrozze
4 di queste erano l'Osteria del
Gallo (dove oggi si trova il cortile Del Corno), l'Osteria
della Corona (cortile della farmacia Cavalli), l'Osteria della Rosa,
l'Osteria del Pozzo (attuale pizzeria Vesuvio).
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In
un vecchio stabile lungo la via si può ancora vedere ciò
che resta di un icona che le intemperie e l'incuria umana hanno ridotto
nello stato miserando a fianco riprodotto. Il tempo è spesso
un nemico, ma lo stato di abbandono è di sicuro responsabilità
degli uomini che avrebbero potuto fare qualcosa. |
Giuseppe
Dezza, poco più che giovanetto ed ancora studente a Pavia nella
facoltà di matematica, combattè per l'indipendenza d'Italia
nel 1848, dopo che l'Università venne chiusa nel 1847 per ordine
austriaco. Nel 1859 divenne tenente dei Cacciatori delle alpi ed era a
quel tempo, assieme a Nino Bixio, comandante maggiore, nello stesso anno
si guadagno la sua prima medaglia al valore. Una volta che la brigata garibaldina
venne incorporata nell'esercito sabaudo, Dezza vi prestò servizio
per pochi mesi per arruolarsi quindi volontario, come tenente della prima
compagnia di Bixio, nel corpo di spedizione dei Mille. All'assalto di Palermo
era già capitano e comandava un battaglione, dopo l'assalto al ponte
dell'Ammiraglio e a Porta Termini, sempre a Palermo, Garibaldi lo chiama
"caro Maggiore". Nel 1860 entrati a Napoli viene nominato colonnello. Dopo
la terza guerra d'indipendenza Dezza fu nominato maggiore generale ed insignito
della commenda di Savoia, nel 1872 fu nominato aiutante di campo del re,
dopo il 1877 fu nominato comandante di corpo d'armata e da ultimo venne
nominato senatore del regno. |