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Computers Olga di Kiev
scritto di: Aldo C. Marturano
Il territorio di Pskov
Nella zona del lago davanti a Ladoga (oggi chiamato lago Ladoga e nel X sec. lago Nevo, dal nome del suo emissario che si versa nel Mar Baltico, la Nevà, che oggi è il fiume di San Pietroburgo) ad esempio, dai locali ciudi questi giovani variaghi erano chiamati Roots (dal norreno rooÞsman ossia i rematori) e nella zona di Pskov dai russi K’lbjagy (sempre dal norreno kýlfingr, lo sperticatore) perché erano conosciuti proprio come buoni sperticatori o rematori, pronti in qualsiasi momento, dietro compenso adeguato e malgrado la fatica di un simile pesante lavoro, a partire per un’avventura nel Sud! Come abbiamo già detto, la zona fra Pskov e Smolensk è un intrico di paludi e, data la presenza di sabbie mobili o di torbiere in superficie, se non si conosce bene il luogo, è difficile sapersi muovere senza un punto d’appoggio solido e si rischia non solo di impantanarsi, ma persino di morire persi nella boscaglia. Quando si sciolgono le nevi è veramente difficile qualsiasi trasbordo e quando scende la prima neve è bene rinunciare al viaggio e aspettare momenti più favorevoli per la grande avventura verso il Sud. Sono circa 100 000 km quadrati dove ancora oggi, dopo dieci secoli, poco è cambiato nel clima e condurre operazioni logistiche o militari, come è accaduto ai nazisti invasori nel 1941, è veramente impossibile! Lo Stato Maggiore Tedesco del Terzo Reich allora dovette rinunciare infatti ad attraversare questa area o a muovere mezzi finchè non arrivò il momento giusto dell’anno! Dal punto di vista antropologico Pskov e la sua area appartiene ai Baltici, i cui tratti dominanti nel viso sono: faccia tonda, brachicefalia, occhi chiarissimi, naso all’insù, capelli lisci e foltissimi (la calvizie qui è pressoché sconosciuta!) di color biondo fino al biondo-cenere, pelle bianchissima che traspare fra i peli chiari e fini tanto da dare ancor oggi all’etnia russa che vi abita il nome di Russi Bianchi o Bielorussi. Nel X sec. la moda imponeva di lasciar crescere i capelli sia ai maschi che alle femmine ed essendo questa zona diventata un deposito dal quale partivano gli schiavi migliori per i mercati del Mediterraneo o del Vicino Oriente, possiamo ben immaginarci l’effetto decorativo molto attraente di questi visi giovani. E ancora oggi questo aspetto viene detto slavato (ossia degli Slavi!) e, se si aggiunge che nel X sec. la maggiore età era l’età che noi oggi chiamiamo della pre-adolescenza, sia per i ragazzi che per le ragazze, possiamo anche immaginarci qual effetto facessero le forme acerbe di questi ragazzini sugli sguardi avidi dell’eventuale seduttore e quali prezzi si potessero spuntare dall’eventuale compratore … ma ne parleremo meglio in altro luogo!

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