Il 22 gennaio 1440 un pio vecchio chiaroveggente, conosciutissimo a Novgorod, di nome Misaele o Michele Klopskii si mise a suonare la Campana della Vece. Aveva un’urgente notizia da comunicare.
Alla gente convenuta e a Monsignor Eutimio II, anche lui accorso in grande allarme, racconta il vegliardo che ha avuto una visione quella stessa mattina nella quale ha visto che:
“Oggi è un giorno di felicità per il principe di Mosca: Il Signore gli ha regalato un bel maschietto che gli succederà sul trono. Io lo vedo questo bimbo che sarà chiamato Gran Principe. Lo stesso priore Zenobio del Convento della Trinità lo battezzerà e gli darà il nome di Giovanni! Gloria a Mosca! Giovanni vincerà uomini e paesi. Sventura per Novgorod! Cadremo ai piedi di Giovanni e non ci rialzeremo più!”
Non sappiamo che effetto facesse quest’annuncio su Eutimio e, benché le Cronache dicano che la previsione fu veramente un miracolo divino, non possiamo immaginare che Monsignore prendesse qualche misura particolare, visto che l’avvenimento dalle parole del veggente era ancora lontano negli anni e tutto da verificare.
Nel 1453 una ferale notizia scuote tutta l’Europa cristiana e specialmente la Terra Russa: Costantinopoli è caduta! Maometto II, infedele turco e musulmano, è entrato in città e si è insediato in Santa Sofia che è stata subito trasformata in moschea mentre l’Imperatore Costantino XI Paleòlogo è stato trovato cadavere! L’Impero Romano non esiste più!
Dunque, a quel che sembra si preparavano brutte vicende per Novgorod e per tutta la Cristianità.
Abbiamo accennato ai numerosi tentativi di portare nell’orbita e nell’influenza politica moscovite i novgorodesi ed è in questa ottica che si forma e si cerca di sostenere un partito pro-Mosca, attraverso sovvenzioni regolari, sia tramite i bojari “amici” sia tramite il namestnik. In questi anni tuttavia, mancando i soldi di Mosca, si è rafforzato logicamente il partito “lituano” dell’opposizione e Novgorod accetta sempre più volentieri accordi e legami con Vilnius.
Nel 1449 infatti un accordo con Casimiro Jagellone c’è stato, il famoso Grande Atto di Divisione fra Mosca e Vilnius delle Terre Russe, dove si proclama che Basilio II e Casimiro vivranno in pace, e saranno sempre l’uno con l’altro! Mosca solennemente promette che non entrerà mai nei territori lituani come anche Vilnius rinuncia a qualsiasi pretesa su Pskov e Novgorod.
Ora però gli anni sono passati e le cose sono cambiate e Basilio è di nuovo in auge e vuole, non solo vendicarsi di Scemiak, ma anche ricostruirsi una dignità personale e ristabilire il potere che Mosca stava cominciando a perdere da qualche tempo sui territori della Bassa.
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