Computers I secoli degli schiavi slavi

scritto di: Aldo C. Marturano
LA LUPA CAPITOLINA nelle steppe asiatiche

Come è stato pubblicato anni fa su Vita Cattolica, negli scavi condotti nel Tagichistan settentrionale fra il ’65 e il ’72 venne alla luce nella Cittadella reale degli Afscinidi, sovrani turchi del Regno Medievale di Ustruscian, una copia della Lupa Capitolina che allatta i due gemelli. Il palazzo dove tale reperto è stato riscontrato fu distrutto definitivamente col fuoco da Ismail Samani della Coresmia alla fine de IX sec. d.C. e, sebbene si conservasse la pianta e qualche parete malamente rimasta in piedi, negli scavi archeologici del corridoio che portava dalla sala del trono ad una saletta di ricevimento durante la pulizia della parete apparve affrescata una lupa che allatta due bambini nudi. Secondo il prof. V. P. Darkevic’, eminente medievista russo, il soggetto è certamente una copia di un motivo giunto in questa parte del nordest caspico attraverso le monete di rame giustinianee che circolavano in quel periodo. Tanto è vero che un medaglione d’oro sul cui recto c’è il viso di Giustiniano I e sul cui verso invece c’è la lupa con i gemelli è stato trovato nel vicino Uzbechistan! A Ustruscian di certo il motivo giunse attraverso l’alta considerazione in cui erano tenute le monete bizantine che arrivavano dalla Via della Seta  e l’artista che lo riprodusse si ispirò per descrivere la discendenza divina del signore locale Afscianida. In verità fra i nomadi turchi il lupo era comune quale animale totemico ed eponimo di famiglie sovrane. La conferma di tale modo di vedere viene, citiamo sempre da Darkevic’, dalla Storia della Dinastia Tang in cui è riportata la tradizione che i Tue-Tche (ossia i Turchi della zona in questione) discendevano da una lupa.
Persino la dinastia turca degli Ascina, cofondatrice poi dell’Impero cazaro, vantava tale ascendente.

Aldo C. Marturano
Studioso di Medioevo Russo
www.mondimedievali.net


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