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Il Pensiero filosofico e religioso
Eraclito aveva ragione scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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l'idea dell'attacco | ![]() |
![]() Nel giugno del 1996 si incontrò con Khalid Sheik Mohammed, un giovane laureato in ingegneria meccanica, il quale, durante gli anni passati all’università del North Carolina, aveva iniziato ad odiare gli americani per l’appoggio che davano a Israele nel conflitto con i Palestinesi. Per vendicarsi, pensava di progettare un attacco contro gli Stati Uniti. Non era membro di Al Quaeda, ma aveva combattuto con i mujaheddin al tempo dell’invasione sovietica. Aveva tentato di avvicinare Bin Laden nel Sudan, poi, grazie all’aiuto del comandante Mohammed Atef, riuscì ad incontrarlo in Afghanistan e gli spiegò che il metodo migliore per attaccare l’America era quello di dirottare una decina di aerei da una costa all’altra, per colpire sia la California con i suoi impianti nucleari, sia la Casa Bianca, il Pentagono e la Cia. Un piano ambizioso che solo Al Quaeda poteva realizzare. Bin Laden lo ascoltò impassibile, senza fare commenti e propose a Khalid di entrare nella sua organizzazione Al Quaeda, ma Khalid rifiutò, perchè voleva essere indipendente e si mise a girare altri paesi, l’Indonesia, la Malesia e l’India, sperando di trovare dei finanziatori. Aveva progettato un piano perfetto, ma, come politico, valeva poco, perchè nessuno di quei tre paesi interpellati aveva intenzione di mettersi contro l’America. Nei primi mesi del 1999 Bin Laden chiese a Khalid Sheik Mohammed di venire a Kandahar in Afghanistan, per riesaminare insieme il progetto e preparò una lista di bersagli. Khalid, che non aveva trovato altri finanziatori, accettò l’offerta e studiarono insieme un piano di minima. Pochi aerei da dirottare, pochi obiettivi, nessun errore, Bin Laden volle selezionare uno a uno i dirottatori, addestrarli persino nella tecnica di sgozzare pecore e montoni con dei coltellini svizzeri, perchè con questi stessi strumenti, che potevano superare la barriera del metal-detector, avrebbero dovuto uccidere i piloti e le hostess. Nonostante le raccomandazioni di Bin Laden, alcuni terroristi commisero errori madornali, ma gli americani non se ne accorsero. Tredici dei 19 terroristi erano entrati negli Stati Uniti con passaporti contraffatti in modo artigianale e, pur essendo il loro nome negli archivi del antiterrorismo, non suscitarono alcun sospetto, grazie alla dabbenaggine delle guardie addette ai controlli nell’aeroporto Dulles di Washington. Un altro dirottatore, Ziad Samir Jarrah, abbandonò cinque volte la Florida, dove stava addestrandosi a pilotare aerei in una scuola speciale e volò in Germania per incontrasi con la fidanzata. Le telefonò centinaia di volte e le inviò decine di Email, raccontandole tutto quello che stavano facendo, senza che qualcuno se ne accorgesse. Dei cinque dirottatori del volo che poi si sarebbe schiantato contro il Pentagono, quattro furono sottoposti a verifiche supplementari, dopo l’attivazione dell’allarme del metal detector. |
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