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Il Pensiero filosofico e religioso
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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Spinosa, Leibniz e Locke | ![]() |
![]() ![]() Goffredo Guglielmo Leibniz nacque a Lipsia nel 1646, due anni prima che finisse la guerra dei Trent’annni. Suo padre era professore di filosofia. Studiò legge e si laureò ad Altdorf, entrando al servizio dell’arcivescovo di Magonza. Nel 1675, dopo un soggiorno di qualche anno a Parigi, pubblicò un articolo affermando di aver inventato il calcolo infinitesimale, senza prendere in considerazione un lavoro di Newton, il quale descriveva questo calcolo, senza però averlo reso pubblico. Ne derivò una lunga e infelice disputa per la priorità della scoperta, disputa che getto discredito su entrambi i filosofi. I suoi rapporti con la casa di Hannover, dai quali era stato assunto come bibliotecario e storico, erano iniziati nel 1673 e durarono per tutta la sua vita, poi Giorgio I diventò re d’Inghilterra e Leibniz venne messo da parte, perché il suo litigio con Newton gli aveva reso ostile l’Inghilterra. Morì in disgrazia nel 1009. Come uomo era tirchio e meschino e si racconta che quando qualche gentildonna, che lo ospitava regolarmente nei suoi salotti, si stavano sposando, come regalo di nozze, le inviava un bel cartoncino con una delle sue “massime”, per esempio, così concepite: “ le faccio i miei migliori auguri, cara signora, ma ora che ha trovato un marito, è opportuno che si lavi un po’ più spesso“. Non mi è nota la reazione della signora. Comunque, a parte la sua meschinità e tirchieria, fu uno dei più alti intelletti di tutti tempi e con lui il pensiero tedesco, abbandonata dopo la Riforma la teologia medioevale, arriva ad una sintesi della tradizione religiosa che includeva una visione razionale della realtà. Secondo lui il Dio del Vecchio Testamento era un Dio della potenza, mentre il Dio del Nuovo Testamento è anche un Dio d’amore e Leibniz, la cui abilità logica era insuperabile, portò delle prove metafisiche della esistenza di Dio, già discusse da Platone e Aristotele, respinte da san Tommaso e riprese da Cartesio. Esse sono: ![]() 2) l’argomento cosmologico 3) l’argomento delle eterne verità 4) l’argomento dell’armonia prestabilita, che può essere generalizzato nell’argomento chiamato da Kant “ del disegno “. A questo punto mi fermo, la materia esula dal progetto iniziale di un semplice profilo della storia del pensiero filosofico. Chi vuole approfondire l’argomento può, come inizio, scrivere una lettera al noto teologo monsignor Gianfranco Ravasi, il Sole 24 Ore, chiedendogli un giudizio sulla teologia di Leibniz, oppure può cercare in qualche biblioteca oppure in una libreria il volume di G. Petri “il cristianesimo universale di Leibniz Bocca Milano 1953” Concludo l’argomento “Leibniz”, riportando un giudizio del moderno filosofo Bertrand Russell: è il migliore esempio di un filosofo, che usò la logica come chiave per la metafisca. Locke John ( 1632- 1704 ) filosofo inglese ebbe una vita travagliata per motivi politici, infatti fu condannato all’esilio e dovette fuggire dall’Inghilterra. Il suo libro “Saggio sull’intelletto umano”, scritto nel 1690, è diretto contro il neoplatonismo dominante all’università di Cambridge. Nei due “Trattati sul governo”, confuta la dottrina dell’origine divina della monarchia e nel libro “Pensieri sull’educazione”, scritto nel 1693, tratta dell’educazione del giovane gentelman nella nuova società creata dalla rivoluzione. |
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