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Il Pensiero filosofico e religioso
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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Sant'Ambrogio e Sant'Agostino | ![]() |
![]() L’imperatore Valentiniano I, molto soddisfatto del risultato ottenuto da Ambrogio, approvò l’iniziativa popolare e nel giro di una settimana, il 7 dicembre del 374 il funzionario laico fu battezzato, ricevette gli altri sacramenti, gli ordini episcopali e il capello di vescovo, dimostrando in breve tempo le sue altissime capacità organizzative nel riformare le funzioni del clero e della vita religiosa. Passò la sua vita combattendo contro la persistenza del paganesimo e contro tutte le eresie, specie l’arianesimo. Quando gli chiesero che almeno una chiesa della Diocesi venisse dedicata al culto ariano, bloccò decisamente l’iniziativa. La sua fama si diffuse in tutto l’impero, arrivando fino a Roma, ma Ambrogio rimase sempre fedele al papato e con le sue opere teologiche e morali ( De spiritu Sancto, De officiis ministroum ) peparò la strada a Sant’Agostino, da lui battezzato nel 387. Dieci anni dopo, nel 397 Sant’Ambrogio moriva a Milano a sessantatre anni. Se Milano è oggi la locomotiva e il cuore della nazione, lo devono all’austriaca imperatrice Maria Teresa d’Asburgo ed al vescovo germanico Sant’Ambrogio. Il 7 dicembre il sindaco consegna l’ “Ambrogino d’oro“ ai milanesi che con il loro lavoro nel corso dell’anno hanno dato più lustro alla città ed alla sera la Scala inaugura la stagione musicale. ![]() Le sue “Confessioni” sono un’opera in diciotto volumi e la parte migliore, puramente filosofica, è l’XI volume, che si occupa del problema della Genesi. Secondo Agostino il primo punto da definire è la creazione dal “nulla”, descritta da Mose nel Vecchio Testamento, una idea del tutto estranea alla filosofia greca e infatti Platone, quando parla di creazione, immagina che già esiste una materia primitiva eterna, a cui Dio dà soltanto la forma. Contro questo punto di vista Agostino sostiene che il mondo non fu creato da una materia qualsiasi, ma dal nulla. Dio creò anche questa materia, non soltanto l’ordine e la disposizione delle cose. Agostino poi si chiede perché il mondo non fu creato prima e arriva alla conclusione che non c’era nessun “prima” perchè il tempo fu creato insieme al mondo. Che cosa è allora il tempo? Si chiede Agostino: se nessuno me lo chiede, lo so, se cerco di spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so. Nella sua mente occupa un posto importante anche il problema morale e Agostino ritiene che il male non sta nelle cose materiali ed effimere, quanto nell’azione degradante che l’uomo mette in atto quando, desiderandole, fa prevalere la sua natura materiale su quella spirituale. Secondo lui qualunque azione umana è inutile per conseguire la salvezza dell’anima se manca la grazia dalla parte di Dio. Come filosofo Agostino merita di occupare un posto di primo piano. Man mano che gli anni passavano sapeva sviluppare una concezione cristiana sempre più completa della storia. Morì a Ippona nell’anno 430, mentre i Vandali stavano assediando la città. Quando Moana Pozzi morì, trovarono accanto al suo letto, le confessioni di Sant’Agostino. Ricordo il giorno dell’ esame di filosofia per la mia maturità classica. Il professor Bendiscioli aveva la capacità di rendere affascinane la storia della filosofia e scelse queste Confessioni per interrogarmi. Avevo letto tutte le pagine più importanti dell’ XI volume e il mio esame diventò una piacevole conversazione con il professore. |
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