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Dalla
Viribus Unitis a Capo Matapan
scritto inedito di: Milost Della Grazia |
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Durand de la Pen | ![]() |
![]() Figlio di Renzo Durand, marchese di la Penne e Chadout, Luigi Durand era nato a Genova l’11 febbraio del 1914. Da ragazzo fece il mozzo su navi mercantili, poi studiò all’istituto nautico ed entrò all’Accademia Navale di Livorno. Diventato guardiamarina fu tra i primi a sperimentare i Mas, nuovi mezzi d’assalto. e scoppiata la guerra fu promosso tenente di vascello per aver salvato l’equipaggio del sommergibile Iride, affondato dagli inglesi. Nel ’40 fece due tentativi di forzare la base di Gibilterra, ma la sua impresa leggendaria fu quella del dicembre 1941 ![]() Alle ore 2,19 De la Pen e Bianchi sono a trenta metri dalla Valiant e fissano la carica sotto la chiglia, attivando l’esplosione per le ore 6. Sono paralizzati dal freddo, la missione era finita e potevano emergere. Vengono subito individuati, presi a bordo di un motoscafo e portati dal comandante della corazzata sir Charled Morgan che li interroga, ma naturalmente si rifiutano di rispondere. Viene svegliato l’ammiraglio sir Adrew Cunningham che dorme su un’altra corazzata, il quale intuisce il pericolo e li fa rinchiudere in una nicchia sotto la linea di galleggiamento. Capiscono di essere proprio sopra il “maiale” e che saranno i primi a morire. Il comandante della Valiant li interroga nuovamente e tenta inutilmente di convincerli a indicare dov’è sistemata la carica. Quando ormai mancano pochi minuti all’esplosione ![]() Durand de la Pen tenta di uscire da un oblò, ma è troppo stretto, al buio trova la scaletta, lo sportello è aperto. Non ha mai capito se lo sportello si è aperto per l’esplosione, se è stato Morgan a dare l’ordine di lasciarlo aperto o se deve la vita alla generosità dei suoi carcerieri. Mentre si avvia verso poppa per saltare in acqua, incontra ancora qualcuno dell’equipaggio che sta per abbandonare la nave, che, al suo passaggio, gli cede il passo e lo saluta militarmente. Una terza esplosione provoca l’affondamento di una grossa petroliera ormeggiata i fianco alla Queen Elisabeth. Durand de la Pen e gli altri sommozzatori furono internati in un campo di concentramento fino alla finee della guerra. Il professor Henry Brownbrigg, storico inglese, figlio dell’ufficiale che quella notte aveva sequestrato a Durand de la Pen il suo orologio Marvin per sommozzatori, trovò in un cassetto, dopo qualche mese dalla morte di suo padre, l’orologio e uno scritto, in cui suo padre si rammaricava di non essere stato in grado, perché ammalato, di restituirlo al proprietario. Suo figlio venne in Italia e fece quello che avrebbe voluto fare il padre. Nel 1944 a Taranto, quando il luogotenente Umberto di Savoia stava per decorare Durand de la Pen con la medaglia d’oro, il comandane della Valiant,. sir Charles Morgan, chiese ed ottenne di poter appuntare personalmente la medaglia sul petto di Durand , onore delle armi che mai la marina inglese aveva concesso a qualcuno. |
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