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Computers Dall'homo erectus all'homo religiosus  ... 
scritto inedito di: Milost Della Grazia
il Culto della fertilità...
Secondo Rudolf  Otto  la quarta esperienza dell’uomo è l’estasi della sessualità, intesa non come induistica esaltazione del piacere sessuale, ma sentita come capacità di creare un'altra vita, al pari di Dio. Avere quindi una numerosa prole diventa un bene concreto e da qui nasce il culto della fertilità. L’uomo primitivo era in grado di  fabbricare piccole statuette, per lo più femminili e questa sua attività poteva anche essere interpretata come origine dell’arte, ma era soprattutto  uno scongiuro, un atto religioso e scaramantico di un uomo dell’età della pietra.
Queste quattro esperienze non sono sufficienti per formare una religione, per cui deve intervenire un altro elemento decisivo. L’uomo ragionando arriva alla conclusione che, se esiste un essere superiore a tutto e responsabile di tutto, si poteva  benissimo pregarlo, per  ottenere da lui quello di cui abbiamo bisogno. Pregare il dio della fecondità per ottenere una prole numerosa,  il dio del raccolto per ottenere la pioggia e così via. 
Per accattivarsi l’essere divino l’uomo poteva sacrificargli  un agnello o una capra, come poi fecero per secoli i Greci, oppure pregare lungamente, tentando di attirare la potenza divina sui suoi problemi, naturalmente parlo sempre di religiosità primitiva.  Quando l’uomo era forte quanto il dio, non aveva bisogno di mendicare, pregando,  poteva cercare di imporre il proprio volere basando la sua sfida sulla magia, mediante scongiuri e incantesimi. 
Oggi ridiamo quando si parla di malocchio, di maledizioni e di incantesimi, tutte azioni che mirano ad influenzare gli uomini e le cose  mediante formule e rituali magici. Un tempo le forze magiche erano considerate  una realtà, con la  possibilità di costringere al proprio volere  le forze invisibili. Se poi non si otteneva alcun risultato, si concludeva che la formula era stata pronunciata in modo scorretto o incompleto. 
Anche il particolare culto dei morti dell’uomo primitivo, del quale ho già parlato, fa parte di una loro religiosità, che si manifestava in modi diversi. Nella zona di Konya e di Lepenski  Vir in Anatolia, a Gerico in Palestina e nell’isola di Cipro, il cadavere veniva dapprima esposto in luoghi appartati  per farlo scarnificare dagli avvoltoi, come  nelle “torri del silenzio” in India e gli scheletri poi veniva conservati sotto i loro letti e quello che conservavano non era un cadavere,  ma l’imperituro, cioè le ossa. Sulle pareti dipingevano grandi avvoltoi con piedi umani e in realtà erano esseri umani travestiti da avvoltoi e quella era una danza mascherata di un popolo primitivo.
Il  più antico murales giunto a noi in ottime condizioni, rappresenta l’unico vulcano a due cime nella pianura a sud di Konya, dipinto scaramantico da venerare, dipinto per rabbonire lo spirito divino di quel vulcano, perché risparmi, durante una eruzione, quel nucleo familiare. Ma la magia, l’esorcismo esiste ancora ? 
Nel 1946 sono a Firenze, assistente del professor Enrico Greppi a Careggi-. Una domenica mattina  sto passeggiando con due colleghi fiorentini per il Lungarno Zecca Vecchia, quando sento delle urla femminili, provenienti da una chiesa. Non preoccuparti, mi dicono i due colleghi, entrambi futuri cattedratici. Quella che vedi è la Chiesa degli Indemoniati e, come senti,  oggi stanno esorcizzando un’indemoniata. Il sacerdote è molto preparato e si occupa dei casi provenienti da  tutta la Toscana. La Chiesa si attiene alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II°, il quale  ha promulgato recentemente, un documento riguardante la demoniologia.  
Iraklion, odòs Dedàlou, Creta ,1993 . In un piccolo negozio della tranquilla via Dedàlou stavo parlando con un anziano pope greco-ortodosso e ammiravo l’ikona che stava dipingendo. Quello che lei vede, mi disse, non è il ritratto di un santo, bensì una “finestra del cielo“ed è il santo in persona  che appare nell’immagine. 
Da qualche tempo ho iniziato a  dipingere ikone, senza arrivare al punto di vedere finestre aperte nel cielo, ma, a dire il vero, in certi momenti, mentre lavoro, avverto la stessa sensazione di librarmi  nell’aria, come nel rilassamento analitico alla fine degli esercizi yoga  Se qualcuno mi chiede come ho fatto, alla mia età, a mettermi a dipingere ikone, dandomi delle arie, rispondo: non sono io che dipingo, ma è Dio che guida la mia mano.
Friuli 1998, un paese della Bassa. Più volte mi sono chiesto: come è possibile, che un individuo, a causa di una pratica malefica, di una “fattura”, tipo malocchio o maledizione, possa sentire il bisogno di ricorrere  ad un mago  per farsi esorcizzare ? Eppure è così. Un mattino, per curiosità, vado da uno dei tanti maghi, che sui giornali offrono massima serietà e discrezione. Alle nove del mattino, preso il bigliettino come in certi negozi, mi rendo conto che ho dodici persone prima di me, perchè il mago comincia a ricevere alle sette del mattino. Me ne vado, non potendo aspettare il mio turno, ma la cosa è servita a farmi comprendere quanto la gente si affidi ancora a questi personaggi per risolvere i loro vari  problemi. Conclusione: nel nostro paese magia, malocchio, fatture, esorcismi ecc. sono all’ordine del giorno, con grande soddisfazione dei maghi e delle pitonesse.
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