Celso Cattaneo (1856-1858), fu prevosto per due anni, poi fu nominato
prevosto a Varese. Ebbe a cuore il funzionamento e la riforma organica
delle confraternite religiose parrocchiali e si adoperò per l’istituzione
delle Consorelle del Sacramento in abito nero per raccogliere ed utilizzare
in senso pastorale più vicino e più attivo le signore delle
famiglie nobili di Melegnano. I tempi del prevosto Cattaneo erano contrassegnati
dall’opera dell’arcivescovo di Milano Bartolomeo Carlo Romilli, in uno
dei momenti politicamente più tormentati della storia lombarda:
tra gli altri fatti, l’arcivescovo, pur rendendosi conto dell’onda patriottica
antiaustriaca sempre più crescente e sempre più forte, dovette
accogliere nel duomo di Milano l’imperatore Francesco Giuseppe che stava
visitando il Regno Lombardo Veneto nel 1857. Quando venne a Melegnano il
prevosto Cattaneo le industrie melegnanesi erano già alquanto sviluppate.
Lavoravano le fornaci per i mattoni, era attiva l’industria della macinatura
dei cereali all’ingrosso, era fiorente la filanda Dezza per la produzione
della seta. Ma a dare un massiccio sviluppo all’industria melegnanese,
ponendo quindi problemi anche di natura morale, fu la creazione della sede
dello stabilimento Trombini, Castellini e C., eretto nella zona dove poi
venne la ditta Izar-Broggi. Il nuovo stabilimento assumeva mano d’opera
di ogni età, e la presenza delle giovani generazioni era molto elevata:
possiamo dire che questi sono gli anni della formazione del proletariato
industriale melegnanese, ed anche possiamo affermare che alla metà
delI 800 Melegnano entra decisamente nella seconda dimensione economica,
quella dell’industria, mentre per lunghi secoli il paese attendeva quasi
totalmente all’agricoltura e all’artigianato legato all’agricoltura. |