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Carlo Codeleoncini fu prevosto dal 1820 al 1830 e morì all’età
di 72 anni; di nascita e di antica famiglia melegnanese. Questo prevosto
è noto per aver dato il contributo all’apertura di scuole elementari
gestite da sacerdoti e da laici ed allargate anche a scolari provenienti
dalla campagna circostante. Si occupò in modo particolare degli
ammalati e dei disoccupati, e molte volte intervenne a difesa di alcuni
melegnanesi sospettati dalla polizia austriaca e richiamati dal commissario
governativo di Melegnano. Il prevosto Codeleoncini fu pastore nel periodo
dell’arcivescovo di Milano Carlo Gaetano Gaisruck, che non era molto riconosciuto
dai milanesi per le sue origini tedesche; tuttavia fu indubbiamente un
grande arcivescovo preoccupato in particolare del suo clero che volle colto
e disciplinato.
Le richieste governative austriache Ai tempi del prevosto Codeleoncini più stretta e maggiormente pesante era la richiesta di collaborazione con l’Austria; pervenivano molte circolari dirette proprio al parroco per i più vari motivi e per ottenere l’informazione su questioni generali: • stato di famiglia (ammogliati, nubili, vedovi, forestieri) • disciplina matrimoniale tra lombardi e austriaci • suono delle campane a martello e tempi fissati • controllo dei maestri delle scuole elementari • azione tutrice sui minorenni • onoranze da rendersi alle autorità austriache nelle processioni religiose per un posto dignitoso e in evidenza • istruzione religiosa ai carcerati • segnalazione tempestiva di persone rivoluzionarie • scioglimento della Congregazione di Carità di cui il prevosto ne era il primo deputato per la fondazione dell’Amministrazione e Direzione Elemosiniera locale. |
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