Carlo Andrea Piantanida (1812-1820), nativo di Melegnano. Il suo ministero
si svolse nel clima del trapasso assai notevole dai tempi napoleonici a
quelli della Restaurazione dei governo austriaco del Lombardo-Veneto; e
fu il primo prevosto ad emettere il giuramento al nuovo governo. Le autorità
governative del Lombardo-Veneto usarono molto e subito dell’opera dei parroci
e della loro posizione ecclesiastica per ristabilire le forme amministrative
e politiche del nuovo corso dopo l’avventura napoleonica. Ai parroci vennero
inviate decine e decine di circolari, di decreti, di ordinanze, di avvisi
da parte degli organi governativi. Anche il prevosto Piantanida ricevette,
e sono ben conservati in archivio della nostra parrocchia, molti documenti
che dovevano essere letti dal pulpito a tutte le messe perché il
popolo ne prendesse cognizione. Il prevosto dunque era tenuto ad informare
la sua gente su ogni deliberazione presa dal governo austriaco della Lombardia
e che riguardava i più svariati oggetti: sanità, esercito
e leva militare, economia, ordine sociale, legislazione matrimoniale, tenuta
dagli archivi, norme sulle Opere Pie, statuti scolastici. Melegnano, con
il nuovo arrivo degli Austriaci in Lombardia, fu riconosciuta nella sua
dignità territoriale: l’Austria aveva diviso la provincia di Milano
in sedici distretti, e Melegnano era a capo del distretto XVI°. Dal
punto di vista religioso bisogna osservare che la ventata rivoluzionaria
francese anticlericale non toccò minimamente Melegnano che non fu
per nulla scristianizzata, proprio per solidità di salde tradizioni
cristiane con lunghe e forti radici. Il prevosto Carlo Andrea Piantanida
continuò la pastorale di sempre: sacri uffici, catechismo, predicazione,
visite agli ammalati ed opere caritative. |