Francesco Antonio Ciceri fu preposto dal 1742 al 1765. Morì
a 65 anni il 6 ottobre 1765. Già preposto a Melzo, venne a Melegnano
e fu amico del sacerdote storico Giacinto
Coldani, canonico di San Giovanni e che
morì nel 1752. Curò una precisa compilazione dello stato
d’anime della parrocchia che diede questi risultati; famiglie 883; abitanti
nella parrocchia 4371; sacerdoti 26; quattro conventi, Cappuccini, Minori
Osservanti di San Francesco, Carmelitani, Servi di Maria, per un totale
di 58 frati; un monastero di Suore Orsoline con 36 religiose; ricoverati
poveri nell’Ospedale dei Pellegrini a San Pietro 9; carcerati in castello
9; non vi era nessun scomunicato; non vi era nessuna prostituta; non vi
era nessun pinzòchero, cioè nessuno che portava abito da
frate e viveva in casa sua. Ebbe la Visita pastorale del cardinale arcivescovo
Giuseppe Pozzobonelli nel 1749. Il preposto Ciceri era molto popolare e
molto amato da tutti specialmente per la sua carità ed aiuto in
ogni maniera. Istituì con testamento la Causa Pia Ciceri per l’aiuto
ai poveri della parrocchia e nello stesso tempo dispose un contributo fisso
per l’istituzione e per il proseguimento di un corso di istruzione al popolo
con prevalente interesse alla Bibbia, da tenersi nelle domeniche estive.
Fu soppressa il 27 settembre 1877. Durante la prepositura di Francesco
Antonio Ciceri, ed esattamente il 4 settembre 1752, morì il
sacerdote melegnanese e canonico don Giacinto
Coldani. Il suo nome è legato alla stesura di un manoscritto
di storia ecclesiastica locale dal titolo abbastanza lungo con queste parole:
“Ragguaglio della chiesa di San Giovanni Battista
del Borgo di Melegnano, diviso in tre parti. Nella prima si descrive la
sua antichissima origine sino allo stato presente del MDCCXL VII, con tutto
ciò che esternamente et internamente in essa si contiene di vago,
di pregevole e di sacrosanto. Nella seconda, la fondazione della sua collegiata
e finalmente nella terza l’aggregazione della Congregazione diocesana della
Dottrina cristiana fatta alla medema. Opera del sacerdote Giacinto Coldani,
canonico della suddetta colleggiata, dedicata all’eminentissimo signor
cardinale Giuseppe Pozzobonelli, arcivescovo di Milano”. Il Coldani
vi premette il testo della lettera inviata da lui stesso al cardinale Pozzobonelli,
pregandolo di accettare il lavoro storiografico come piccola offerta, segno
di sommo rispetto, e vi mette la data del 12 marzo 1747. Il Coldani ci
tramanda che le messe di fondazione nella chiesa
di San Giovanni che, nel 1747, si erano celebrate nei vari altari della
chiesa erano state: all’altare maggiore 244, all’altare dell'immacolata
1770, all’altare di san Carlo 120, all’altare dei santi Cosma e Damiano
208, all’altare del Rosario 777. |