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Il prevosto predecessore don Francesco Rolandi rinunciò alla parrocchia nell’anno 1501, come abbiamo detto. Fu eletto don Giovanni Rancati (nei documenti de Rancate). Il XV secolo era terminato e si apriva un altro secolo, il 1500, che sarà ricco di avvenimenti fondamentali per la Chiesa e per gli organismi politici e culturali, anche in Italia, ed anche per Melegnano e il prevosto Rancati prometteva bene. Ma il suo periodo di prevostura fu breve perché durò non più di due anni. Una nota del 22 dicembre 1503 dice così (in traduzione italiana): “La prepositura della chiesa di San Giovanni Battista della terra di Melegnano nel ducato di Milano e nella diocesi milanese, è vacante per la morte del venerabile religioso signor presbitero Giovanni Rancati”. Il prevosto Giovanni Rancati non fu nelle possibilità di reggere la parrocchia per lungo tempo, forse per la sua salute fisica precaria. Troviamo documentato che il mercoledì 31 gennaio 1503, per una questione che è stata portata davanti al vicario generale di Milano nella quale erano coinvolti due cappellani curati della chiesa di san Giovanni, a rappresentare la parrocchia, anzi a citare i due cappellani curati due fratelli, don Ambrogio e don Pietro Mozzanica è don Francesco Rolandi ex prevosto ed ora amministratore della chiesa (...olim propositi et nunc administratoris ecclesiae de Melegnano. .). L’annuncio della morte contiene due meravigliosi appellativi che illuminano sulla vita pur breve del prevosto Rancati: venerabile, cioè degno di rispetto, di stima, di venerazione, o per l’età o maggiormente per le qualità sacerdotali; l’altro epiteto è quello di religioso, riferito ad una persona che si segnala per la sua pietà. |
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