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Ugo Fraschetti (1898-1982
Ugo Fraschetti naque a Lucca nel 1898, nostro concittadino di adozione, studiò a Roma con il Maestro Antonio Mancini e con suo padre Enrico, pittore pisano, che aveva seguito i Macchiaioli.  Ancora giovane rispose con entusiasmo al richiamo della Patria, combattè nella Grande Guerra nei reparti d’assalto degli Arditi.  In questa tragica parentesi non mancò di cogliere, in rapide impressioni grafiche, momenti e visioni della guerra vissuta, sempre sublimi, anche nella loro tragicità. Abbandonata la divisa si trasferì a Venezia dove trovò in quella magica città,f atta solo di colore e poesia, la culla ideale per i suoi sogni; aderì al Movimento Novecento Veneziano dove venne a contatto con i rappresentanti più significativi che maturavano nel clima internazionale della città come il Semeghini, Gino Rossi, De Pisis ed altri ancora che esponevano alle prime interessanti mostre di Cà Pesaro.  Dopo una lunga permanenza nella città lagunare, dove artisticamente era entrato nel periodo “semicupo”, si recò in Africa Settentrionale, dove, in un’ambiente nuovo per colore e luce, ebbe occasione di studiare ancora e sempre, la natura nei suoi molteplici aspetti.  Accademico di merito di vari Istituti Italiani ed esteri, Consultore della National University di Toronto, partecipò da finalista nel Premio Europa 1971 e nel 1973 al trofeo “Italia artistica” a Brescia.  Innumerevoli furono le mostre personali tra cui Venezia, Bassano, Mestre, Rovereto, Roma, Chioggia, Vicenza, Lodi, Melegnano, Pavia. Partecipò a numerose mostre in Italia ed all’estero conseguendo ambiti premi e lusinghiere critiche, riportate nelle più qualificate riviste d’arte, suoi dipinti sono in varie raccolte pubbliche e private.  Ugo Fraschetti coltivò sempre l’arte nella ricerca di nuovi filoni passò dal cubismo all’ espressionismo, per poi tornare definitivamente alla pittura macchiaiola.  Per onorare i suoi sessant’anni di pittura, nel dicembre dei 1978, il Comune di Melegnano e la Biblioteca Civica, patrocinarono una sua mostra antologica, nelle sale del Castello Mediceo; fu un’avvenimento memorabile che, attraverso a una così vasta panoramica di pittura, diede modo di conoscere, ammirare e constatare come la sua esistenza fu vissuta e donata generosamente in una continua ricerca di verità e di lirismo.  Un significativo esempio di come abbia amato la nostra città lo riscontriamo anche quando volle fondare il “ Circolo degli artisti Melegnanesi” dei quali ne divenne il suo primo presidente.  Nel cuore di Melegnano si aprì un centro di ritrovo artistico-culturale, iniziando così un dialogo con la gente operosa della nostra città.  Riunì attorno a sè una schiera di pittori, molti dei quali, ancora giovanissimi, e li guidò con la sua esperienza nel campo pittorico.  Sarebbe incompleto parlare di Ugo Fraschetti senza menzionare anche le opere ad ispirazione religiosa fra le quali quelle che egli volle donare alla Chiesa di San Gaetano della Provvidenza a Melegnano.
Il trittico, in particolare, partecipò a due concorsi di Arte Sacra e fu presente a Cracovia nell’occasione della visita del Papa.
Ugo Fraschetti morì la mattina del 12 dicembre 1982 colpito da un’ictus cerebrale, prima del commiato, venne esaudita la sua espressa volontà di donare gli occhi, che vennero trapiantati su due persone diverse.
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