Il
giorno 7 giugno 1859 l’imperatore Napoleone III aveva stabilito d’accordo
con il re Vittorio Emanuele II di recarsi all’indomani a Milano: il mattino
del giorno 8 i due sovrani vi entravano solennemente per l’arco della Pace.
Fin dalla sera precedente era stato dato l’ordine alla divisione di cavalleria
di Sambury ed alla 1°divisione sarda di avvicinarsi a Milano per entrarvi
quale scorta d’onore dei sovrani. La divisione di cavalleria partì
dagli accampamenti alla mezzanotte, e per Nerviano e Rho giunse alle 6
al borgo degli Ortolani presso l’arco della Pace. La 1° divisione seguì
la divisione di cavalleria, giungendo poco dopo. Alle otto a.m. l’Imperatore
e il Re attraversarono la piazza d’armi, dove era schierata la Guardia
imperiale, e quindi tutta la città, fra le acclamazioni entusiastiche
della popolazione. Napoleone III alloggiò a villa Bonaparte; il
Re, dopo avervelo accompagnato, andò a prendere alloggio a villa
Busca, dove una compagnia del 1° reggimento granatieri fornì
la guardia d’onore.
Lo stesso giorno l’Imperatore emanava un proclama agli Italiani ed
uno ai soldati dell’armata d’Italia, e il giorno seguente il Re, in un
proclama ai popoli della Lombardia, ne confermava l’annessione al regno
di Sardegna. Con decreto dello stesso giorno era istituito in Milano un
comando di divisione militare territoriale ed affidato al generale Castelborgo,
che lasciò il comando della 1° divisione. Fu in seguito nominata
una commissione mista italo- francese con l’incarico di procedere all’inventario
e di prendere possesso degli oggetti militari abbandonati dagli imperiali |