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![]() La sera del 6 giugno 1859 gli austriaci erano così dislocati: la Divisione di cavalleria Mensdorff 7 a Cantalupo8; l’VIII Corpo a Landriano, con l’avanguardia (brigata Roden) a Melegnano e la retroguardia (brigata Philippovié) a Cavagnera; la Divisione Cordon del I Corpo e II Corpo a Torrevecchia 9 l’VIII Corpo a Siziano (divisione Lilia) e a Pontelungo (divisione Gablenz, già Reischach); il V Corpo tra Pavia e Fossarmato; il III Corpo a Pavia; il IX Corpo a Belgiojoso (brigata Castiglione), Corteolona (brigata Blumencron), Lodi (brigata Braum), Codogno (Fehlmary); la riserva d’artiglieria a S.Cristina, ad est di Corteolona, ed infine il quartier generale a Belgiojoso. Erano, inoltre, stati dati gli ordini per lo sgombero di Bergamo, dove si trovava la brigata Hoditz del I Corpo d’Armata, e per la difesa dell’Adda da Vaprio a Bisnate10 fu destinata parte della brigata Brunner giunta in quel giorno per ferrovia a Treviglio. Il giorno 7 giugno 1859 il VII corpo unitamente alla divisione di cavalleria Mensdorff e l’VIII corpo si trasferirono a Lodi, i primi due sulla riva sinistra del fiume Adda ed il terzo sulla destra, ad eccezione della brigata Roden che rimase come retroguardia a presidiare il borgo di Melegnano, rinforzata da due squadroni di dragoni conte Horvàth; la divisione Montenuovo del I Corpo fu incaricata dell’osservazione lungo le rive dell’Adda, da Lodi a Treviglio, e della guardia della ferrovia precisamente sulla tratta Bergamo – Brescia; tutte queste truppe furono provvisoriamente messe agli ordini del feldmaresciallo Benedek11. Il II Corpo ed i resti del 1° (brigata combinata Reznieek) che si trovavano a Borghetto Lodigiano, il 3° corpo e la guarnigione di Pavia (generale Pokorny) che si erano trasferiti a Sant’Angelo Lodigiano furono temporaneamente posti agli ordini del feldmaresciallo Schwarzenberg. Il IX corpo si trasferì con tre brigate a Codogno e con una (Fehlmayr) a Cremona, il V corpo con la divisione Sternberg a Campo Rinaldo e con la divisione Paumgartten a Santa Cristina e una piccola retroguardia a Pavia, la riserva di artiglieria asserragliata nella piazzaforte ed ergastolo di Pizzighettone. Il quartier generale della 2° armata si recò ad Acquanegra Cremonese. La divisione di riserva Urban passò in quello stesso giorno l’Adda a Vaprio e sostò a Canonica, collegandosi con la brigata Brunner che da Bisnate si trasferì a Treviglio unitamente alla brigata Hoditz, che aveva avuto ordine si sgombrare Bergamo e accorrere anch’essa con la brigata Brunner a difesa dell’Adda. Il ponte di Cassano fu distrutto ed il ponte di legno di Bisnate, nel circondario di Crema, fu in questa occasione incendiato12 Da alcune testimonianze risulterà minato anche il ponte sulla Muzza che traversa la strada per Lodi13. Così l’armata imperiale austriaca si stava riparando dietro l’Adda senza essere né inseguita né disturbata dalle armate alleate, che ne avevano perduto contatto. |
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L’Armata Imperiale-Regia austriaca, contava nel suo insieme un esercito
di circa 800.000 uomini in tempo di guerra e 420.000 in tempo di pace dei
quali 320.000 fanti, 50.000 cavalieri, 30.000 artiglieri e 20.000 addetti
ai servizi. L’Austria doveva fornire alla Confederazione germanica 120.000
soldati per la difesa dei territori comuni. Normalmente nel Lombardo –
Veneto erano dislocati 120.000 soldati dei quali 50.000 impiegati nei presidi.
La 2° Armata contava, al primo maggio del 1859, 140.000 uomini effettivi,
ma di essi solo 105.000 erano possibili combattenti tolti gli indisponibili
per motivi vari. Nello stesso anno vennero chiamati alle armi 85.000 giovani.
6 CROCI RINALDO “Storia della campagna d’Italia nel 1859” – descritta ed illustrata ad uso dei soldati e del popolo per Rinaldo Croci soldato del 1° reggimento dei Cacciatori delle Alpi - diciannovesima edizione riveduta ed arricchita di episodi e di cenni storici e biografici, illustrata con quindici incisioni, Francesco Pagnoni Tipografo-Editore, Milano 1865 7 I vari reparti dell’esercito erano indicati a volte con il nome del comandante e a volte con un nome tradizionale del proprietario o del comandante onorario. Quasi tutti erano contrassegnati da un numero. 8 Cantalupo è una località a sud di Siziano in provincia di Pavia 9 Torrevecchia Pia località in provincia di Pavia a ridosso della provincia di Lodi 10 Bisnate si trova fra Zelo Buonpersico (Lodi) e Spino d’Adda (Cremona) 11 Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico, “La guerra del 1859 per l’indipendenza d’Italia” Volume Primo (Narrazione) pagg.399-340, Roma 1910 12 Stato Maggiore Esercito, Ufficio Storico, “La guerra del 1859 per l’indipendenza d’Italia” Volume Primo (Narrazione) pagg.399-340, Roma 1910 13 FRASSI GIACOMO “Cronaca del combattimento di Melegnano 8 giugno 1859” – Memoria letta all’Accademia fisio-medico-statistica di Milano dal membro effettivo Ing. Giacomo Frassi membro titolare corrispondente della società degli studi storici di Francia (seduta 30 giugno 188) |
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